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Aprile 2013.

E' un mese di timori sulle possibilità che il "disordine" politico possa portare ad uno sbocco positivo per la Nazione, e l'indice Cercom sulle aspettative per la qualità della vita ad un anno continua la discesa arrivando a 69,0. Molti sono già pentiti del loro voto appena espresso, soprattutto gli elettori del PD seguiti dagli elettori del Movimento 5 Stelle, che si sentono imprigionati in forme politiche (o di "nonpolitica") lontane da quello che avrebbero voluto. La formazione del Governo Letta lascia perplessi ma fa registrare comunque un parziale recupero (vedere, al riguardo, la ricerca sul gradimento del Premier).

Ricordiamo che questo è solo un breve e sommario estratto di un'ampia e dettagliata ricerca di mercato a pagamento.


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Gli ultimi 12 mesi:

  • Maggio 2012 (70,0): è la piatta prosecuzione del mese precedente, con il portafoglio sempre più vuoto ed il Governo che "fa politica" e non mostra, neanche lontanamente, la determinazione delle prime settimane. Monti sembra vivere, a livello internazionale, di luce propria, che non riesce però a trasferire all'Italia. E anche se i riflettori si sono spostati prevalentemente su Spagna e Grecia, è forte la consapevolezza che, in realta, non contiamo più molto in ambito internazionale, ed è solo questione di tempo prima che la "speculazione internazionale" decida di "addentare" il boccone grosso, l'Italia. Stiamo sempre qui, tra color che son sospesi.
  • Giugno 2012 (69,9): navighiamo, oramai da quattro mesi, su quello che può essere definito il momentaneo fondo della fiducia nel futuro: l'indice Cercom sulle aspettative per la qualità della vita ad un anno resta sostanzialmente invariato. E' un mese dove ci avviciniamo prepotentemente al baratro dell'uscita dall'Euro (anche se per alcuni sarebbe un'opportunità).
  • Luglio 2012 (71,1): il Governo si è finalmente "rimesso a lavorare", ed il Premier sembra colui che meglio di chiunque altro, in ambito internazionale, riesca ad opporsi (o quanto meno a confrontarsi efficacemente) all'"odiosa" Germania. Nei cittadini c'è quasi un piccolo sussulto nazionalista, e, soprattutto negli ultimi giorni, l'indice risale.
  • Agosto 2012 (71,9): la solita confusione e poca sostanza che regna, come sempre, in ambito politico (nazionale), mitiga il consueto ottimismo estivo. Da un lato abbiamo il Premier, che continua a tessere le fila per un consenso internazionale sulla sua linea di interventi europei "antispread", dall'altro una serie di confusi interventi "a pioggia", annunciati e poi cancellati o sostanzialmente modificati dai vari ministri.
  • Settembre 2012 (77,9): il pressocché consueto "rimbalzo estivo" arriva, quest'anno, con un mese di ritardo grazie alla diffusa sensazione di aver scampato un qualche pericolo ad Agosto. In realtà ci sarebbe poco per cui essere ottimisti, soprattutto nel campo della politica nazionale, dove troviamo diversi scandali che sembrano la classica punta dell'iceberg.
  • Ottobre 2012 (77,3): il mese è caratterizzato da una prima metà dove prevale ancora marginalmente il leggero ottimismo estivo, grazie anche allo spread "basso", ed una seconda al ribasso, caratterizzata da 1. il forte disaccordo all'interno dei vari partiti, con 2. l'aggiunta della condanna a S. Berlusconi nel processo sui diritti tv Mediaset, 3. una certa insipienza del Governo, incapace di incidere, di avere idee vincenti ed innovative, con 4. leggi preannunciate, che o non vengono poste in essere, o lo sono in forma stravolta.
  • Novembre 2012 (72,1): lo spread scende lentamente, ma, diverse dichiarazioni di rappresentanti dell'economia, finanza, industria e commercio nazionali ed internazionali spostano la ripresa di uno o due anni, e questo manda in crisi l'ottimismo di molti. La possibilità di elezioni premature, che non portino ad un governo stabile, fa il resto.
  • Dicembre 2012 (71,1): lo spread scende decisamente, ma l'arrivo improvviso delle elezioni scombussola un po' le aspettative. Spaventano forse meno del previsto, ma sicuramente non rasserenano. Lo spostamento in avanti al 2014-15 della ripresa, secondo le più autorevoli fonti economico-finanziarie mondiali, fa il resto. Anzi, la vera nota che completa il quadro è l'IMU, che impegna la tredicesima (per chi la riceve) degli italiani o comunque molti dei soldi destinati alle festività. E' un Natale triste per molti, ma chi è nei posti di comando non sembra accorgersene più di tanto.
  • Gennaio 2013 (72,9): sia a livello nazionale che internazionale (i "mercati") inizia a serpeggiare un certo ottimismo sul futuro politico dell'Italia. Assolutamente nessun dato reale, in quanto tutti i maggiori indicatori economico-finanziari segnalano che c'è poco da essere ottimisti, ma la crisi è stata lunga e sperare nei poteri taumaturgici del nuovo Governo non costa niente..
  • Febbraio 2013 (71,3): il mese inizia con una discreta ripresa, con un moderato ottimismo dovuto quasi esclusivamente alle aspettative sul risultato delle elezioni: si spera che qualcosa cambi in meglio, con un governo stabile e innovativo. Ma i risultati delle elezioni fanno registrare, negli ultimi giorni del mese, una decisa inversione di tendenza, tanto che l'indice risulta complessivamente in calo, chiudendo quasi ai livelli di dicembre.
  • Marzo 2013 (69,9): non c'è molta fiducia nella politica (partiti tradizionali) né in quella che viene percepita come l'anti-politica (5 Stelle), e l'indice Cercom sulle aspettative per la qualità della vita ad un anno ritorna al periodo della paura per lo spread: 69,9. Ma lo spread adesso è per molti un timore decisamente secondario.
  • Aprile 2013 (69,0): è un mesedi timori sulle possibilità che il "disordine" politico possa portare ad uno sbocco positivo per la Nazione, e l'indice Cercom sulle aspettative per la qualità della vita ad un anno continua la discesa arrivando a 69,0. Molti sono già pentiti del loro voto appena espresso, soprattutto gli elettori del PD seguiti dagli elettori del Movimento 5 Stelle, che si sentono imprigionati in forme politiche (o di "nonpolitica") lontane da quello che avrebbero voluto. La formazione del Governo Letta lascia perplessi ma fa registrare comunque un parziale recupero.


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