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Settembre.
Crollo verticale dell'indice di gradimento del Premier che si assesta al 23,4, perdendo in un solo mese quasi 13 punti, calo record in oltre 5 anni di questo Osservatorio Sociale. Due le brutte notizie per il Premier (oltre ai 13 punti persi, ovviamente): 1. dall'inizio del suo mandato ha dissipato oltre 2/3 dei favori di cui godeva; 2. con 23,4 è "piombato" in piena zona Prodi (fino ad agosto non ci si era neanche avvicinato), Premier molto poco amato dagli italiani.

Questi i fattori principali (qui non in ordine di importanza, nello studio a pagamento sì, anche con le percentuali) che hanno determinato questo crollo, sempre, ovviamente, secondo gli intervistati:

  1. la maniera dilettantesca con cui è stata trattata la crisi economica nazionale nei mesi di luglio ed agosto (al riguardo vedere i commenti al mese di agosto);
  2. l'evidente frattura con il Ministro dell'Economia e delle Finanze Tremonti, con parte del PdL e della Lega;
  3. il fatto che sia andato con delle "escort" (usando un eufemismo), perché, in estrema sintesi, uno che va a donne è stimato da buona parte della popolazione maschile (poco da quella femminile), uno che va con... "escort" da nessuno;
  4. la frase intercettata al telefono con Walter Lavitola "me ne vado da questo paese di merda di cui sono nauseato", resa pubblica il 1° del mese;
  5. la frase intercettata al telefono con Gianpaolo Tarantini: "faccio il Premier a tempo perso", resa pubblica il 17;
  6. tempi, modi e "vanti" delle sue prestazioni sessuali, tutto ritenuto poco adatto per chi deve guidarci e rappresentarci internazionalmente.

Come si vede molte "condanne", anche di ordine pratico oltre che morale. Restano, oramai, ad apprezzarlo, poco più dei fedelissimi. Una buona parte di chi lo apprezza dichiara di non credere a niente di quanto pubblicato dai media, e che se anche così fosse non lo condannerebbero ugualmente (diverse motivazioni).

Quello appena riportato è solo un estratto, un'esemplificazione, di una situazione estremamente più complessa e articolata, illustrata nell'apposito rapporto di un ampia ricerca di mercato a pagamento, il nostro "Osservatorio Sociale". Se siete interessati a sottoscriverla, contattateci.



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E' successo negli ultimi 12 mesi
  • Ottobre 2010 (59,2): il premier paga sopprattutto la sensazione, presso i cittadini, di immobilità del Governo, che si affanna solo per leggi ritenute ad personam.
  • Novembre 2010 (52,6): il Premier paga un mese da "perdente": l'idea che possa essere sfiduciato lo fa abbandonare da molti, e "tocca il fondo" del suo mandato. L'ennesimo "scandalo" (?) per le escort (ma una volta non si chiamavano così) più o meno maggiorenni da il colpo di grazia.
  • Dicembre 2010 (60,1): il Premier ottiene la fiducia, è nuovamente "vincente", poi è Natale... Il maggiore recupero nel mandato: 7,5 punti.
  • Gennaio 2011 (51,8): l'indice crolla ai livelli più bassi di sempre (per S. Berlusconi). Molte le motivazioni: 1. la virulenza degli attacchi che il Premier lancia agli avversari, poco da "moderato"; 2. questo Governo fa poco e quel poco è ad uso e consumo del Premier (poco importa che sia o non sia così: è così che viene percepito); 3. la vicenda Ruby ed i presunti festini di Arcore, che disturbano soprattutto per la mancanza di dignità della vicenda; 4. il federalismo che, al di sotto della Pianura Padana (ma non solo), ai più non va giù.
  • Febbraio 2011 (51,9): (esemplificazione di una situazione estremamente più complessa e articolata:) nella prima metà del mese il Premier, al centro del "caso Ruby" sui media nazionali ed internazionali, vede l'indice scendere per la prima volta sotto il 50% (fino a 48,1); nella seconda parte del mese, quando riprende in mano la maggioranza parlamentare (agli italiani piacciono i leader forti e sicuri) recupera.
  • Marzo 2011 (48,9): Berlusconi paga la campagna anti giudici e quella che viene ritenuta una pessima gestione, a livello internazionale, sia della crisi libica che dell'immigrazione.
  • Aprile 2011 (50,2): indice depresso dal giudizio sull'incontro con Sarkozy di fine mese. Ma sembra di essere oramai al cospetto di uno "zoccolo duro", molto ampio, di "fedeli" del Premier, presto pronti a "perdonare" anche quello che in un primo momento non approvano. Così che complessivamente si torna sopra quota 50.
  • Maggio 2011 (43,7): perde 6,5 punti in un solo mese, oltre 20 da maggio 2010 a maggio 2011. Il Premier paga la sconfitta della propria coalizione alla prima tornata delle elezioni (agli italiani non piacciono i perdenti), e, a fine mese, l'improvvida conversazione con l'esterefatto Presidente U.S.A..
  • Giugno 2011 (42,9): dopo aver incassato una (dai più) inaspettata batosta sui referendum, il Premier genera/affronta la tempesta di una manovra economica annunciata che scontenta i più. A contorno i soliti scandali/scandaletti/intercettazioni di turno, i litigi con Tremonti e le lotte e incomprensioni con la Lega. L'indice Cercom perde solo 8 decimi di punto, tutto sommato un successo...
  • Luglio 2011 (41,8): dopo la condanna per il lodo Mondadori il Premier scende sotto quota 40, che riconquista con settimane di basso profilo e quasi assoluto silenzio.
  • Agosto 2011 (36,1): la crisi economica internazionale "punta" l'Italia. Due manovre correttive, gestite in maniera dilettantesca, tra annunci, dietrofront, correzioni, nuovi annunci, nuove correzioni... e dubbi diffusi e "trasversali" sulla loro equità ed efficacia, fa crollare l'indice di popolarità.
  • Settembre 2011 (23,4): crollo di 12,7 punti per il Premier, provocato presso gli intervistati da: la maniera dilettantesca con cui è stata trattata la crisi economica nazionale nei mesi di luglio ed agosto; l'evidente frattura con il Ministro Tremonti, con parte del PdL e della Lega; il fatto che sia andato con delle "escort", perché, in estrema sintesi, uno che va a donne è stimato da buona parte della popolazione maschile (poco da quella femminile), uno che va con... "escort" da nessuno; la frase intercettata al telefono con Walter Lavitola "me ne vado da questo paese di merda di cui sono nauseato", resa pubblica il 1° del mese; la frase intercettata al telefono con Gianpaolo Tarantini: "faccio il Premier a tempo perso", resa pubblica il 17; tempi, modi e "vanti" delle prestazioni sessuali, tutto ritenuto poco adatto per chi deve guidarci e rappresentarci internazionalmente.

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