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Gennaio. L'indice Cercom sul gradimento del Premier fa registrare, per Silvio Berlusconi, il livello più basso di sempre, e con 51,8 perde con gli interessi tutto quanto riguadagnato il mese precedente. Molte le motivazioni che hanno alienato l'8,3% totale dei favori al Premier: 1. la virulenza degli attacchi che il Premier lancia agli avversari, poco da "moderato"; 2. questo Governo fa poco e quel poco è ad uso e consumo del Premier (poco importa che sia o non sia così: è così che viene percepito); 3. la vicenda Ruby ed i presunti festini di Arcore, che disturbano soprattutto per la mancanza di dignità della vicenda; 4. il federalismo che, al di sotto della Pianura Padana (ma non solo) ai più non va giù.


N.B. I risultati di questo sondaggio sono solo un piccolo estratto dell'ampia e articolata ricerca di mercato "monitor", il nostro "Osservatorio Sociale". Se siete interessati a sottoscriverla, contattateci.



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E' successo negli ultimi 12 mesi
  • Febbraio 2010 (60,2): crollo di oltre 8 punti dell'indice. I motivi sono sostanzialmente 3: 1° gli "scandali" della Protezione civile e della mega evasione IVA, con coinvolgimento anche politico; 2° troppe leggi promesse e annunciate che non arrivano ad essere promulgate, o vengono profondamente modificate, così che i cittadini iniziano a dubitare sulla veridicità dell'affermazione "partito del fare"; 3° l'inasprirsi della campagna elettorale, che sarebbe locale ma a cui lo stesso Premier attribuisce valenza nazionale.
  • Marzo 2010 (57,0): record negativo per l'attuale Premier, ma sempre circa il doppio del massimo ottenuto da R. Prodi. Dopo "quel pasticciaccio brutto" della presentazione delle liste aveva perso oltre sette punti. Più della metà li ha recuperati nel corso del mese, soprattutto "grazie" all'inchiesta di Trani, ma anche grazie all'effetto elezioni.
  • Aprile 2010 (64,7): l'aspra diatriba con Fini compatta i sostenitori del Premier, spaventati dalle alternative.
  • Maggio 2010 (64,7): ad un inizio del mese (gestione della crisi greca e manovra biennale) valutato molto positivamente, segue una seconda metà inferiore al valore medio riportato, dove si "rimprovera" al Governo, e quindi al Premier, la difficoltà di mettere in opera il gran parlare di leggi e provvedimenti.
  • Giugno 2010 (59,7): il "partito del fare" non esiste più, da mesi si parla e si parla e non si conclude niente; la legge sulle intercettazioni, che monopolizza il dibattito politico, viene vista come importante solo da chi ha qualcosa da nascondere "di importante" a livello penale, cioè, statisticamente, quasi da nessuno; l'idea di nominare improvvisamente ministro Aldo Brancher"sconcerta" (quanto meno) i più.
  • Luglio 2010 (63,7): gli italiani apprezzano soprattutto il rinnovato "piglio" e la "centralità" (= attiva presenza) negli avvenimenti politici del Paese da parte del Premier.
  • Agosto 2010 (62,1): discesa dovuta alla diatriba infinita con Fini, agli attacchi diretti al Presidente della Camera da alcuni giornali percepiti come vicinissimi al Presidente del Consiglio, ad un notevole immobilismo del Governo (tipico delle pause estive), al legittimo dubbio se chi non è capace di tenere unita una maggioranza, sia poi adatto a guidare il Governo. Ma si tratta complessivamente di una perdita di consenso minimo, niente di paragonabile a quanto era avvenuto con Prodi in una situazione conflittuale simile: un successo.
  • Settembre 2010 (63,8): tra minacce di elezioni un giorno sì e l'altro no, e la scissione dei parlamentari finiani alle porte, il Premier ricompatta le fila dei propri sostenitori.
  • Ottobre 2010 (59,2): il premier paga sopprattutto la sensazione, presso i cittadini, di immobilità del Governo, che si affanna solo per leggi ritenute ad personam.
  • Novembre 2010 (52,6): il Premier paga un mese da "perdente": l'idea che possa essere sfiduciato lo fa abbandonare da molti, e "tocca il fondo" del suo mandato. L'ennesimo "scandalo" (?) per le escort (ma una volta non si chiamavano così) più o meno maggiorenni da il colpo di grazia.
  • Dicembre 2010 (60,1): il Premier ottiene la fiducia, è nuovamente "vincente", poi è Natale... Il maggiore recupero nel mandato: 7,5 punti.
  • Gennaio 2011 (51,8): l'indice crolla ai livelli più bassi di sempre (per S. Berlusconi). Molte le motivazioni: 1. la virulenza degli attacchi che il Premier lancia agli avversari, poco da "moderato"; 2. questo Governo fa poco e quel poco è ad uso e consumo del Premier (poco importa che sia o non sia così: è così che viene percepito); 3. la vicenda Ruby ed i presunti festini di Arcore, che disturbano soprattutto per la mancanza di dignità della vicenda; 4. il federalismo che, al di sotto della Pianura Padana (ma non solo), ai più non va giù.

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