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La disdicevole diatriba interna al Governo (o meglio, ai partiti che lo sostengono) mitiga solo parzialmente il consueto ottimismo estivo, ma non lo annulla, tanto che con 109,1 si registra il secondo miglior risultato dal Gennaio 2004, quando è iniziata questa rilevazione mensile. Il miglior risultato era stato fatto registrare dal "rimbalzo estivo" dell'anno scorso. Le notizie economico-finanziarie in realtà non mancano, ma sono contrastanti e soprattutto rivolte al recente passato. Nessuno si sbilancia su quando l'attesa ripresa avrà luogo. Per ora, imitando un termine in voga nella politica di questo mese, si può parlare solo di "ripresicchia".

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Gli ultimi 12 mesi:

  • Settembre 2009 (105,2): tutte le fonti economico-finanziarie e politiche, nazionali ed internazionali, decretano che il fondo della crisi è stato superato e che nel 2010 si avrà una, seppur timida, ripresa. E l'indice Cercom "schizza" in alto.
  • Ottobre 2009 (106,0): continuano le buone notizie, sopattutto in prospettiva futura, sul fronte economico-finanziario nazionale ed internazionale.
  • Novembre 2009 (106,3): le buone notizie su PIL e indici industriali favoriscono la continuazione del trend positivo.
  • Dicembre 2009 (106,3): l'atmosfera natalizia, con spese in rialzo sull'anno precedente, mitiga la discesa iniziale dovuta all'"attentato" al Premier, e l'indice Cercom si conferma sugli stessi valori del mese precedente.
  • Gennaio 2010 (105,8): mese di stanca per l'ottimismo: la ripresina ancora non si vede concretamente, almeno nelle tasche degli italiani, e un Natale particolarmente ricco, dove è stato speso molto, fa balenare in molti il sospetto di aver esagerato rispetto a quanto ci prospetta il futuro.
  • Febbraio 2010 (102,2): ondata di pessimismo normale in una crisi dove la ripresa è annunciata da tutti come lenta e difficile. L'elemeno scatenante è la definitiva decisione della Fiat, a cui il Governo poco ha potuto/voluto opporre, di chiudere lo stabilimento di Termini Imerese. Come ai tempi dell'"acquisizione" della Chrysler la Fiat aveva guidato l'ottimismo, ora guida il pessimismo.
  • Marzo 2010 (104,8): solita "euforia" in vista delle elezioni.
  • Aprile 2010 (106,8): c'è forte ottimismo (ad un anno) e niente possono la fortissima crisi greca e la diatriba Berlusconi-Fini.
  • Maggio 2010 (107,2): la crisi greca è forte, e, per qualche giorno, sembra poter coinvolgere anche l'Italia. Ma i dati per disoccupazione, produzione industriale, PIL ed i commenti degli organi finanziari e monetari internazionali sembrano premiare l'Italia e la manovra proposta (e, come sempre, non ancora varata) dal Governo.
  • Giugno 2010 (105,8): continua la poca concretezza del Governo, le diatribe interne, un incomprensibile, ai più, Ministro (Brancher) che compare e scompare nel giro di poche settimane, ed inizia ad insinuarsi il sospetto che manchi una guida che ci faccia uscire dalla crisi.
  • Luglio 2010 (108,2): diversi dati macroeconomici, in particolare quelli italiani sulla produzione industriale, spingono all'ottimismo.
  • Agosto 2010 (109,1): la disdicevole diatriba interna al Governo (o meglio, ai partiti che lo sostengono) mitiga solo parzialmente il consueto ottimismo estivo, ma non lo annulla, tanto che con 109,1 si registra il secondo miglior risultato di sempre. I dati economico-finanziari parlano di ripresa molto debole.


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