Si chiude un anno iniziato malissimo, con l'indice Cercom sulle aspettative sulla qualità della vita ad un anno ai livelli più bassi di sempre. In vista delle elezioni politiche si era poi registrata un'impennata dell'indice, che solamente il mese scorso la crisi economica internazionale ha riportato sotto la simbolica quota 100.
Per quanto riguarda l'ulrimo mese è continuata, sia pur con un leggero rallentamento, la discesa dell'indice (97,2). Nessun elemento concreto per questa frenata della discesa, se non una diffusa sensazione che da qui ad un anno molto peggio non potrebbe/dovrebbe andare. Per maggiori dettagli acquistate il nostro il nostro "Osservatorio Sociale".
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Le tappe del 2008:
- Gennaio 2008: il petrolio e l'Euro salgono così come l'inflazione. La crisi dell'economia americana fa il resto. Si naviga sul fondo, anche se la caduta del Governo solleva l'indice a fine mese.
- Febbraio 2008: le aspettative generate dalle prossime elezioni politiche, fanno compiere all'indice il maggiore salto in avanti di questi primi quattro anni di rilevazione: +12,2 punti.
- Marzo 2008: continua la corsa dell'indice, supportata solamente dalle aspettative generate dalle prossime elezioni politiche.
- Aprile 2008: un mese di evidente euforia, dovuta alle elezioni, con uno dei migliori risultati di sempre, appena dietro a quelli fatti registrare per le passate elezioni.
- Maggio 2008: continua la "luna di miele" con il Governo. A supporto di tanto ottimismo non c'è ancora nessun dato economico, solo molte iniziative (politiche, economiche, sociali), tutte ancora da definire.
- Giugno 2008: tutti gli indicatori economici internazionali promettono solamente peggioramenti, ma l'impressione che l'Italia stia uscendo dall'immobilismo con inziative concrete (i rifiuti a Napoli, extracomunitari, finanziaria triennale anticipata) spinge all'ottimismo.
- Luglio 2008: mese influenzato dalla fine dell'emergenza rifiuti a Napoli.
- Agosto 2008: carovita, discesa del prezzo del petrolio, e solito ottimismo estivo..
- Settembre 2008: la profonda crisi economica americana e internazionale (nazionalizzazione di Freddie Mac, Fannie Mae e AIG, fallimento Lehman Brothers, Merrill Lynch, salvata con una vendita all'ultimo istante, decine e decine di istituti del settore nazionalizzati/falliti/a rischio di fallimento in tutto il mondo, il tracollo delle borse mondiali; ecc., ecc.;) incide pesantemente sul giudizio. La paura del federalismo, e delle nuove tasse che potrebbe portare con sé, contribuisce al calo. La positiva conclusione della vicenda Alitalia mitiga (molto) parzialmente la visione negativa.
- Ottobre 2008: la crisi internazionale sempre più profonda spinge l'indice in profonda discesa. L'incapacità di Governo e alcuni sindacati di "relazionarsi" fa il resto.
- Novembre 2008: la fine della crisi viene quasi quotidianamente spostata in avanti, e non sembra veder fine. Le elezioni americane, soprattutto ad inizio mese, mitigano il pessimismo.
- Dicembre 2008: un leggero rallentamento della discesa dell'indice: nessuna motivazione concreta, se non una diffusa sensazione che da qui ad un anno molto peggio non potrebbe/dovrebbe andare.
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I risultati di questo sondaggio sono solo un piccolo estratto dell'ampia e articolata ricerca di mercato "monitor", il nostro "Osservatorio Sociale". Se siete interessati a sottoscriverla, contattateci.