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L'indice Cercom sulle aspettative di qualità della vita ad un anno non solo non riesce a sfondare quota 100, sfiorata per ben 5 mesi di seguito, ma anzi flette con decisione a 98,1. Non c'è una sola notizia di macro o micro economia o finanza positiva: dalla deflazione al PIL praticamente azzerato, alla produzione.., tutto. In questa situazione gravissima i politici sembrano ballare sulla nave che affonda. Ecco alcune dichiarazioni degli intervistati che meglio rappresentano le opinioni prevalenti (ovviamente non le uniche): i 5 Stelle pensano solo a distruggere ed affossare l'Italia, senza dare una mano, con un leader con atteggiamenti di comando anacronistici e, detto con un eufemismo, negativi; il PD contiene all'interno i propri peggiori nemici e come autolesionismo non è secondo a nessuno; Forza Italia sembra una veliero (ridimensionato) fermo in un mare senza vento; Lega e SEL sono contrari a prescindere; l'NCD prova a farsi ascoltare come un bambino ad una festa di grandi. Queste sono alcune delle definizioni (tra le più moderate...) emerse dalle dichiarazioni degli intervistati.

Ricordiamo che questo è solo un breve e sommario estratto di un'ampia e dettagliata ricerca di mercato a pagamento.


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Gli ultimi 12 mesi:

  • Ottobre 2013 (75,1): è un mese che non porta sostanziali novità in ambito di ripresa economica, disoccupazione, sgravio delle tasse, ecc., un mese che guarda più alla finanziaria e alla campagna politica di Renzi per la segreteria del PD che ad altro. Ma non dimentichiamo gli immigranti, Berlusconi e la crisi che annuncia quotidianamente, ...: niente di nuovo, insomma, ed in questa quotidiana ordinaria amministrazione si "spericchia" che il futuro ad un anno sia migliore.
  • Novembre 2013 (77,7): il salvataggio del Governo Letta (Governo comunque non stimato dai più: ma questo c'è) e la scissione del PdL, che lascia sperare diversi simpatizzanti di centro-destra in un partito condotto più democraticamente e "seriamente" (vedere al riguardo il rapporto completo), continua a far soffiare quel leggero vento d'ottimismo iniziato il mese scorso.
  • Dicembre 2013 (81,1): l'anno si chiude con l'indice che continua la propria risalita, forte di voci nazionali ed internazionali univoche sulla ripresa che, sia pur piccola, nel 2014 secondo tutti ci sarà. E poi: si chiude un anno e se ne apre un'altro. Un po' di ottimismo!
  • Gennaio 2014 (84,0): continua, per il quarto mese, la costante crescita dell'indice, con un trend esattamente contrario al gradimento del Premier. La contraddizione è solo apparente e le motivazioni iniziano ad essere profonde, come si evince nel dettaglio dal rapporto finale completo del mese.
  • Febbraio 2014 (88,3): lo spread stabilmente sotto quota 200, il cambio di governo, le conferme internazionali su una sia pur debole ripresa, fanno tornare l'indice ai livelli di 28 mesi fa, in netta risalita.
  • Marzo 2014 (94,6): continua il forte trend ascendente dell'indice Cercom. Piace soprattutto "la sveglia" che il nuovo premier sta dando al mondo politico italiano e la possibilità (per molti, ma certamente non per tutti) di vedere un po' di soldi in più in busta paga. I timidi apprezzamenti internazionali e lo spread verso quota 170 fanno il resto.
  • Aprile 2014 (99,2): la primavera soffia ulteriore ottimismo su un clima di aspettative già positivo. Tutte le previsioni, nazionali ed internazionali, di crescita vengono riviste al rialzo, anche se alcuni osservatori attenti, come riportiamo nel rapporto completo, indicano il secondo trimestre come quello in cui le prime positività reali dovrebbero iniziare a riguardare anche l'Italia. Ma l'ottimismo ad un anno probabilmente è motivato, anche se magari non nella forza con cui si esprime, e l'indice Cercom sulle aspettative di qualità della vita ad un anno risale in prossimità di quota 100.
  • Maggio 2014 (99,9): l'indice e fortemente influenzato da contrastanti dati sulla ripresa così come dalla paura e poi dal sollievo per i risultati delle elezioni: partenza al ribasso e forte ripresa verso fine mese. L'indice Cercom sulle aspettative di qualità della vita ad un anno si posiziona appena sotto la fatidica quota 100 (99,9).
  • Giugno 2014 (96,6): inizia a serpeggiare il pessimismo non solo sull'effettiva possibilità di dare slancio all'economia italiana ed europea, ma anche solamente di riuscire a fare qualcosa. La politica, sia italiana che europea, è un pantano dove ci si muove a stento. In Italia, poi, sembra che si pensi più a distruggere che a costruire, in una continua campagna elettorale volta a distruggere l'avversario politico (e con lui l'Italia). Lo stesso Renzi non riesce ad andare avanti, bloccato da veti e controveti, mentre l'Italia affonda. Sembra che la legge elettorale e sul Senato siano diventate le uniche (lentissime) priorità, mentre per il resto non si fa niente, e non si riesce nemmeno a convertire per tempo in legge i decreti.
  • Luglio 2014 (99,3): il Governo sembra ben lontano dal varare una legge importante al mese, come annunciato all'insediamento. Il consueto ottimismo estivo è represso dalle evidenze.
  • Agosto 2014 (99,3): la deflazione che colpisce, ricordando gli anni lontani del dopoguerra o quasi, il Governo che non riesce a far passare uno straccio di legge... In realtà l'indice appare anche troppo elevato rispetto alle dichiarazioni.
  • Settembre 2014 (98,1): non c'è una sola notizia di macro o micro economia o finanza positiva. Dalla deflazione al PIL praticamente azzerato, alla produzione.., tutto. In questa situazione gravissima i politici sembrano ballare sulla nave che affonda. Ecco alcune dichiarazioni degli intervistati che meglio rappresentano le opinioni prevalenti (ovviamente non le uniche): i 5 Stelle pensano solo a distruggere ed affossare l'Italia, senza dare una mano, con un leader con atteggiamenti di comando anacronistici e, detto con un eufemismo, negativi; il PD contiene all'interno i propri peggiori nemici e come autolesionismo non è secondo a nessuno; Forza Italia sembra una veliero (ridimensionato) fermo in un mare senza vento; Lega e SEL sono contrari a prescindere; l'NCD prova a farsi ascoltare come un bambino ad una festa di grandi. Queste sono alcune delle definizioni (tra le più moderate...) emerse dalle dichiarazioni degli intervistati.


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