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I carichi di lavoro, che anche quest'anno nonostante la crisi accompagnano l'approssimarsi delle meritate ferie estive, ci impediscono la pubblicazione tempestiva del consuntivo gratuito dell'indice Cercom sulle aspettative della qualità della vita ad un anno e sul gradimento del Premier (anticipiamo che entrambi gli indici fanno registrare un discreto recupero).

I Clienti a pagamento, abbonati a queste ricerche, riceveranno ovviamente come sempre nei tempi concordati questi dati all'interno del rapporto completo.

Ci dispiace per gli altri visitatori di queste pagine dell'Osservatorio Sociale, che sappiamo essere tanti, ma le esigenze lavorative prima delle ferie di Ferragosto hanno la precedenza: rimedieremo non appena possibile. Tanto le ferie saranno brevissime...

A presto e grazie. Nel frattempo: buone vacanze a tutti!


Calcio malato - 27/07/2012 @ 13:39

Calcio malato.

Chiudiamo oggi un sondaggio, durato poco più di un mese, che in realtà non ha destato molto interesse (ed anche questo è un risultato importante), facendo registrare solamente 1228 voti, che non sono pochi in assoluto ma lo sono rispetto ai nostri standard.

Nei prossimi giorni l'accusa renderà pubbliche le proprie richieste per la più importante parte dell'operazione "last bet", e ci sembra giusto pubblicare i risultati prima che siano in parte superati dalle richieste dalla parte inquirente.

Il sondaggio è stato fatto elencando affermazioni emerse da blog, forum e giornali. Conteneva, in realtà, 10 voci tra cui scegliere e non le sole 5 riportate nella tabella sottostante, ma la metà (dai 40 "sfigatelli" di Prandelli in su, o in giù se preferite) ha ottenuto talmente pochi consensi da non meritare di essere riportata.

La voce che raccoglie i maggiori consensi potrebbe sembrare un luogo comune (tipo "il pesce puzza dalla testa") ma, in realtà, come sappiamo da altri sondaggi, rappresenta fedelmente un sentimento estremamente radicato negli umori degli italiani: "Il calcio è malato, la politica è malata, l'economia è malata, il territorio è malato, l'Italia intera è malata. Il calcio non è un'eccezione".

La quarta asserzione per numero di voti ("I media hanno ingigantito l'importanza di questo fattaccio per fare audience"), è in effetti una constatazione banale: certo che i media ingigantiscono quando e quanto possono le notizie, e scommessopoli (notizia "ghiotta") non fa certamente eccezione.

La voce più importante è quindi la seconda ("Per non rompere il giocattolo pagheranno club e giocatori di seconda fascia. Non avremo neanche una "giustizia parziale" come nel 2006"): è, infatti, ancora vivo il ricordo di Calciopoli 2006, quando fu fatta quella che molti ritengono quanto meno una giustizia monca, se non un'ingiustizia. Il timore è che adesso le piccole squadre ed i calciatori di seconda fascia paghino in maniera esemplare, senza che vengano toccati i grandi interessi (Serie A e grandi squadre).



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Per concludere va come sempre ricordato come i sondaggi online free presenti su questo sito abbiano valore puramente indicativo, in quanto il campione non è stato selezionato secondo criteri socio-demografici di rappresentatività della popolazione. Se desiderate un sondaggio o una ricerca di mercato sicuramente rappresentativi, contattateci per uno studio ad hoc.


Giugno.

Navighiamo, oramai da quattro mesi, su quello che può essere definito l'attuale fondo della fiducia nel futuro: con 69,9 l'indice Cercom sulle aspettative per la qualità della vita ad un anno resta sostanzialmente invariato.

E' un mese dove ci avviciniamo prepotentemente al baratro dell'uscita dall'Euro (ma per alcuni sarebbe un'opportunità; vedere l'apposito sondaggio online). Ma la maggiorparte degli italiani si stringe attorno al proprio Premier, che nella riunione dell'Eurogruppo del 29 riesce ad ottenere significativi successi. Vedere l'indice di gradimento del Premier.

Ricordiamo che questo è solo un breve e sommario estratto di un'ampia e dettagliata ricerca di mercato a pagamento.


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Gli ultimi 12 mesi:

  • Luglio 2011 (96,5): è ormai chiaro che l'Italia è stata presa di mira dalla speculazione internazionale. I cittadini temono contemporaneamente una manovra "punitiva" e che il Governo sottovaluti il problema.
  • Agosto 2011 (94,1): continua la discesa, favorita dalla crisi economica internazionale, che vede nell'Italia uno degli anelli deboli su cui speculare. L'approccio dilettantesco del Governo, con manovre annunciate, "approvate" internazionalmente, poi cambiate anche radicalmente con cadenza quasi giornaliera, levano molte speranze ai cittadini, e l'indice Cercom sulle aspettative sulla qualità della vita ad un anno scende a 94,1: esattamente 15 punti in meno rispetto all'agosto 2010.
  • Settembre 2011 (89,9): la crisi economica internazionale, e le conseguenti speculazioni finanziarie, continuano a tenere sotto pressione l'Italia, Ciò che demoralizza maggiormente gli italiani è: l'incapacità dimostrata dal governo di gestire in modo professionale la crisi; lo scarso rispetto e autorevolezza di cui "godiamo" in ambito internazionale; un Premier che sembra sempre più preso da questioni strettamente personali, che non invitano al rispetto; l'evidente frattura tra il Premier ed il Ministro Tremonti, così come i dissidi interni al PdL e alla Lega.
  • Ottobre 2011 (80,1):Con 80,1 l'Indice fa registrare il secondo peggiore risultato di sempre: in un solo anno ha perso oltre il 25%, l'11% nell'ultimo mese. L'economia sotto attacco internazionale ed il Governo incapace di agire o di farsi da parte per dare spazio ad altri più capaci, lasciano poche speranze.
  • Novembre 2011 (78,2): record negativo da quando l'indice è stato istituito. Questo risultato è frutto di un "pessimismo nero", legato al vecchio Governo, ed un discreto ottimismo legato ai primi giorni del nuovo Governo (fenomeno, questo, assolutamente usuale ed abbastanza indipendente da chi arriva al Governo). Da segnalare come in un anno l'indice abbia perso 26,6 punti, o, in altri termini, come sia stato "bruciato" oltre 1/4 dell'ottimismo degli italiani.
  • Dicembre 2011 (58,9): l'indice ha perso ben 43,2 punti. Dopo una breve ventata di fiducia, dovuta al subentro del Governo Monti, i cittadini si sono resi conto che, in realtà, il nuovo Governo ha soprattutto portato nuovi sacrifici quasi esclusivamente ai ceti da basso a medio, ma nessun miglioramento concreto a livello internazionale (il famigerato "spread"). E la prospettiva che un'uscita dall'Euro sia inevitabile/auspicabile riguarda oramai quasi il 55% dei cittadini.
  • Gennaio 2011 (59,4): l'aumento di mezzo punto lascia sperare che il fondo sia stato toccato a dicembre, e che stia ricominciando un difficile cammino di risalita. C'è timore, da parte dei più addentro ai canali di economia e finanza, perché si sa che la speculazione non guarda in faccia nessuno; c'è tristezza e preoccupazione in particolare nei ceti medi, medio-bassi e bassi, per un benessere che si allontana e non si sa se, da qui ad un anno (come da nostra rilevazione), ritornerà.
  • Febbraio 2012 (65,4): eppure c'è, quel timido segno di risalita dell'Indice Cercom: ovviamente non è ottimismo, anzi, è ancora pessimismo nero, ma i consensi sul risanamento che il Premier e l'Italia raccolgono in giro per il mondo, stemperano appena un poco il pessimismo. Ci si chiede, però, se queste lodi siano valutazioni nel merito o semplici incoraggiamenti di convenienza..
  • Marzo 2012 (70,1): lo "spread" finalmente inizia a scendere, e per un po' si stabilizza addirittura sotto quota 300, sfiorando i 270. Non dura molto, ma infonde entusiasmo prima (durante la discesa) e, ovviamente, durante, così che l'intero indice mensile Cercom ne viene influenzato.
  • Aprile 2012 (70,1): è un mese in cui il Governo "fa politica" e non mostra, neanche lontanamente, la determinazione delle prime settimane; fa solo "chiacchiere" (esemplificando grossolanamente il sentimento dei cittadini). Monti ed il suo Governo sembrano contare sempre meno, anche se qualche politico o economista internazionale che ne tesse le lodi si trova sempre. E anche se i riflettori si sono spostati prevalentemente su Spagna e Grecia, cresce la consapevolezza che, in realta, non contiamo più molto in ambito internazionale, neanche con Monti: dipendiamo dalle decisioni tedesche e da quanto il mondo finanziario si "distragga", guardando verso altre nazioni prima di "addentare" il boccone grosso, l'Italia. Se l'indice sulle aspettative per la qualità della vita ad un anno resta stabile è solo perché "si vive di speranze" (sperando di non "morire disperati", come dice il vecchio detto).
  • Maggio 2012 (70,0): è la piatta prosecuzione del mese precedente, con il portafoglio sempre più vuoto ed il Governo che "fa politica" e non mostra, neanche lontanamente, la determinazione delle prime settimane. Monti sembra vivere, a livello internazionale, di luce propria, che non riesce però a trasferire all'Italia. E anche se i riflettori si sono spostati prevalentemente su Spagna e Grecia, è forte la consapevolezza che, in realta, non contiamo più molto in ambito internazionale, ed è solo questione di tempo prima che la "speculazione internazionale" decida di "addentare" il boccone grosso, l'Italia. Stiamo sempre qui, tra color che son sospesi.
  • Giugno 2012 (69,9): navighiamo, oramai da quattro mesi, su quello che può essere definito il momentaneo fondo della fiducia nel futuro: l'indice Cercom sulle aspettative per la qualità della vita ad un anno resta sostanzialmente invariato. E' un mese dove ci avviciniamo prepotentemente al baratro dell'uscita dall'Euro (anche se per alcuni sarebbe un'opportunità)


Giugno.

E' un mese durissimo, dove ci troviamo a lungo su quello che per alcuni è un baratro, per altri l'inizio della rinascita: l'uscita dall'Euro (e, verosimilmente, conseguente morte per tutti della moneta unica - vedere al riguardo l'apposito sondaggio online). Ma la maggiorparte degli italiani si stringe attorno al proprio Premier, che nella riunione dell'Eurogruppo del 29 riesce ad ottenere significativi successi. L'indice di gradimento del Premier risale di 2,5 punti a 42,4.


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E' successo negli ultimi 12 mesi
  • Luglio 2011 (41,8): dopo la condanna per il lodo Mondadori il Premier scende sotto quota 40, che riconquista con settimane di basso profilo e quasi assoluto silenzio.
  • Agosto 2011 (36,1): la crisi economica internazionale "punta" l'Italia. Due manovre correttive, gestite in maniera dilettantesca, tra annunci, dietrofront, correzioni, nuovi annunci, nuove correzioni... e dubbi diffusi e "trasversali" sulla loro equità ed efficacia, fa crollare l'indice di popolarità.
  • Settembre 2011 (23,4): crollo di 12,7 punti per il Premier, provocato presso gli intervistati da: la maniera dilettantesca con cui è stata trattata la crisi economica nazionale nei mesi di luglio ed agosto; l'evidente frattura con il Ministro Tremonti, con parte del PdL e della Lega; il fatto che sia andato con delle "escort", perché, in estrema sintesi, uno che va a donne è stimato da buona parte della popolazione maschile (poco da quella femminile), uno che va con... "escort" da nessuno; la frase intercettata al telefono con Walter Lavitola "me ne vado da questo paese di merda di cui sono nauseato", resa pubblica il 1° del mese; la frase intercettata al telefono con Gianpaolo Tarantini: "faccio il Premier a tempo perso", resa pubblica il 17; tempi, modi e "vanti" delle prestazioni sessuali, tutto ritenuto poco adatto per chi deve guidarci e rappresentarci internazionalmente.
  • Ottobre 2011 (20,3): un mese che ha visto il Premier e, di conseguenza l'Italia, giocarsi parte dell'ultima credibilità internazionale, continuando a gestire in maniera probabilmente dilettantesca, sicuramente inefficace, la crisi economica e gli attacchi speculativi internazionali. I cittadini rinfacciano al Premier che poco o niente di quello che doveva essere detto e fatto è stato detto o fatto, e, soprattutto, che si è riusciti ad umiliare la nazione.
  • Novembre 2011 (17,6-68,8): Silvio Berlusconi abbandona questo suo premierato con il record negativo di consensi (17,6%), tra le grida di dileggio di una piccola folla raccolta sotto Palazzo Chigi, mentre Mario Monti (68,8, ben 51,2 punti sopra il suo predecessore) apre il suo con la consapevolezza di tutti che ci sarà da soffrire, ma anche con molte speranze che con lui l'Italia ce la possa fare.
  • Dicembre 2011 (63,4): dopo la breve ventata iniziale di fiducia, ingenerata da tutti i media, anche internazionali, si diffonde la convinzione che il nuovo Governo stia soprattutto portando nuovi sacrifici (e quasi esclusivamente ai ceti da basso a medio) ma nessun miglioramento concreto a livello internazionale (il famigerato "spread"). E la prospettiva che un'uscita dall'Euro sia inevitabile/ auspicabile riguarda oramai quasi il 55% dei cittadini.
  • Gennaio 2012 (52,8): dopo il decreto "salva Italia", che aveva diffuso la convinzione che il nuovo Governo avesse portato sacrifici quasi esclusivamente ai ceti da basso a medio, ma nessun miglioramento concreto a livello internazionale, il decreto "cresci Italia" lascia perplessi sulla reale portata dei provvedimenti. In pratica sembra che gli interventi siano molto pesanti per le economie familiari, ma incidano poco sulle "caste" e sulle prospettive di crescita.
  • Febbraio 2012 (52,4): il Premier viaggia molto (USA, Europa), cercando di diffondere fiducia e raccogliere consensi sul risanamento economico dell'italia. Ci riesce, sia pur timidamente: molti cittadini si domandano, però, se si tratti di valutazioni o semplici incoraggiamenti di convenienza. Comunque la caduta dell'indice di popolarità del Premier dell'Osservatorio Permanente Cercom rallenta notevolmente, e con 52,4 perde meno di mezzo punto, contro i 10,6 del mese precedente.
  • Marzo 2012 (50,8): lo "spread" finalmente inizia a scendere, e per un po' si stabilizza addirittura sotto quota 300. Ma non dura molto, ed i nervi dei cittadini, già provati dalla crisi, iniziano a "cedere" (si moltiplicano i suicidi da crisi economica). La riforma del lavoro annunciata, lascia quanto meno scettici i più.
  • Aprile 2012 (46,8): è un mese di "chiacchiere" (esemplificando grossolanamente il sentimento dei cittadini), nel quale il Governo sembra fare poco, sicuramente niente per rilanciare l'economia. Sembriamo non contare più molto in Europa, neanche con Monti, e dipendiamo dalle decisioni tedesche. Non si vedono soluzioni a breve e medio termine, né l'impostazione preliminare delle stesse. Ed il malcontento, che genera "l'antipolitica", cresce. Il Premier paga 4 punti nell'indice di gradimento.
  • Maggio 2012 (39,9): come evidenzia un nostro sondaggio svolto nelle ultime due settimane di maggio, quello di Mario Monti viene visto dai più come un governo:1. forte con i deboli (la "povera gente") e debole con i forti (casta, lobbies); 2. (soprattutto) che da mesi si è impantanato nella politica ed è poco produttivo; 3. che non è riuscito a riportarci a contare in ambito internazionale; 4. che pochi vorrebbero in carica dopo le prossime elezioni politiche; 5. che è stato peggiore rispetto alle aspettative (positive ma anche negative di partenza).
  • Giugno 2012 (42,4): è un mese durissimo, dove ci troviamo a lungo su quello che per alcuni è un baratro, per altri l'inizio della rinascita: l'uscita dall'Euro. Ma la maggiorparte degli italiani si stringe attorno al proprio Premier, che nella riunione dell'Eurogruppo del 29 riesce ad ottenere significativi successi.


Maggio.

E' un mese in cui l'indice Cercom sulle aspettative per la qualità della vita ad un anno resta sospeso, quasi in apnea, restando sostanzialmente invariato a 70, perdendo solo un decimo di punto. E', infatti, anche per quanto riguarda il giudizio dei cittadini, la piatta prosecuzione del mese precedente, con il portafoglio sempre più vuoto ed il Governo che "fa politica" e non mostra, neanche lontanamente, la determinazione delle prime settimane.

Monti sembra vivere, a livello internazionale, di luce propria, che non riesce però a trasferire all'Italia. E anche se i riflettori si sono spostati prevalentemente su Spagna e Grecia, è forte la consapevolezza presso gli intervistati che, in realta, non contiamo più molto in ambito internazionale ed è solo questione di tempo prima che la "speculazione internazionale" decida di "addentare" il boccone grosso, l'Italia. Stiamo sempre qui, tra color che son sospesi.

Ricordiamo che questo è solo un breve e sommario estratto di un'ampia e dettagliata ricerca di mercato a pagamento.


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Gli ultimi 12 mesi:

  • Giugno 2011 (98,8): la recrudescenza della crisi greca, le incertezze sul Governo ed i litigi al suo interno, la prospettiva di un declassamento del rating delle banche italiane, producono solo una "misera" discesa di 0,8 punti: la crisi dura oramai da anni, e, "per la propria salute mentale" oltre che economica, prevale tra gli italiani la convinzione che ad un anno tanto peggio non potrà andare.
  • Luglio 2011 (96,5): è ormai chiaro che l'Italia è stata presa di mira dalla speculazione internazionale. I cittadini temono contemporaneamente una manovra "punitiva" e che il Governo sottovaluti il problema.
  • Agosto 2011 (94,1): continua la discesa, favorita dalla crisi economica internazionale, che vede nell'Italia uno degli anelli deboli su cui speculare. L'approccio dilettantesco del Governo, con manovre annunciate, "approvate" internazionalmente, poi cambiate anche radicalmente con cadenza quasi giornaliera, levano molte speranze ai cittadini, e l'indice Cercom sulle aspettative sulla qualità della vita ad un anno scende a 94,1: esattamente 15 punti in meno rispetto all'agosto 2010.
  • Settembre 2011 (89,9): la crisi economica internazionale, e le conseguenti speculazioni finanziarie, continuano a tenere sotto pressione l'Italia, Ciò che demoralizza maggiormente gli italiani è: l'incapacità dimostrata dal governo di gestire in modo professionale la crisi; lo scarso rispetto e autorevolezza di cui "godiamo" in ambito internazionale; un Premier che sembra sempre più preso da questioni strettamente personali, che non invitano al rispetto; l'evidente frattura tra il Premier ed il Ministro Tremonti, così come i dissidi interni al PdL e alla Lega.
  • Ottobre 2011 (80,1):Con 80,1 l'Indice fa registrare il secondo peggiore risultato di sempre: in un solo anno ha perso oltre il 25%, l'11% nell'ultimo mese. L'economia sotto attacco internazionale ed il Governo incapace di agire o di farsi da parte per dare spazio ad altri più capaci, lasciano poche speranze.
  • Novembre 2011 (78,2): record negativo da quando l'indice è stato istituito. Questo risultato è frutto di un "pessimismo nero", legato al vecchio Governo, ed un discreto ottimismo legato ai primi giorni del nuovo Governo (fenomeno, questo, assolutamente usuale ed abbastanza indipendente da chi arriva al Governo). Da segnalare come in un anno l'indice abbia perso 26,6 punti, o, in altri termini, come sia stato "bruciato" oltre 1/4 dell'ottimismo degli italiani.
  • Dicembre 2011 (58,9): l'indice ha perso ben 43,2 punti. Dopo una breve ventata di fiducia, dovuta al subentro del Governo Monti, i cittadini si sono resi conto che, in realtà, il nuovo Governo ha soprattutto portato nuovi sacrifici quasi esclusivamente ai ceti da basso a medio, ma nessun miglioramento concreto a livello internazionale (il famigerato "spread"). E la prospettiva che un'uscita dall'Euro sia inevitabile/auspicabile riguarda oramai quasi il 55% dei cittadini.
  • Gennaio 2011 (59,4): l'aumento di mezzo punto lascia sperare che il fondo sia stato toccato a dicembre, e che stia ricominciando un difficile cammino di risalita. C'è timore, da parte dei più addentro ai canali di economia e finanza, perché si sa che la speculazione non guarda in faccia nessuno; c'è tristezza e preoccupazione in particolare nei ceti medi, medio-bassi e bassi, per un benessere che si allontana e non si sa se, da qui ad un anno (come da nostra rilevazione), ritornerà.
  • Febbraio 2012 (65,4): eppure c'è, quel timido segno di risalita dell'Indice Cercom: ovviamente non è ottimismo, anzi, è ancora pessimismo nero, ma i consensi sul risanamento che il Premier e l'Italia raccolgono in giro per il mondo, stemperano appena un poco il pessimismo. Ci si chiede, però, se queste lodi siano valutazioni nel merito o semplici incoraggiamenti di convenienza..
  • Marzo 2012 (70,1): lo "spread" finalmente inizia a scendere, e per un po' si stabilizza addirittura sotto quota 300, sfiorando i 270. Non dura molto, ma infonde entusiasmo prima (durante la discesa) e, ovviamente, durante, così che l'intero indice mensile Cercom ne viene influenzato.
  • Aprile 2012 (70,1): è un mese in cui il Governo "fa politica" e non mostra, neanche lontanamente, la determinazione delle prime settimane; fa solo "chiacchiere" (esemplificando grossolanamente il sentimento dei cittadini). Monti ed il suo Governo sembrano contare sempre meno, anche se qualche politico o economista internazionale che ne tesse le lodi si trova sempre. E anche se i riflettori si sono spostati prevalentemente su Spagna e Grecia, cresce la consapevolezza che, in realta, non contiamo più molto in ambito internazionale, neanche con Monti: dipendiamo dalle decisioni tedesche e da quanto il mondo finanziario si "distragga", guardando verso altre nazioni prima di "addentare" il boccone grosso, l'Italia. Se l'indice sulle aspettative per la qualità della vita ad un anno resta stabile è solo perché "si vive di speranze" (sperando di non "morire disperati", come dice il vecchio detto).
  • Maggio 2012 (70,0): è la piatta prosecuzione del mese precedente, con il portafoglio sempre più vuoto ed il Governo che "fa politica" e non mostra, neanche lontanamente, la determinazione delle prime settimane. Monti sembra vivere, a livello internazionale, di luce propria, che non riesce però a trasferire all'Italia. E anche se i riflettori si sono spostati prevalentemente su Spagna e Grecia, è forte la consapevolezza che, in realta, non contiamo più molto in ambito internazionale, ed è solo questione di tempo prima che la "speculazione internazionale" decida di "addentare" il boccone grosso, l'Italia. Stiamo sempre qui, tra color che son sospesi.

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