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In conformità alla legge 22/2/2000 sospendiamo la pubblicazione del sondaggio online sulla popolarità del Premier per rispettare il periodo elettorale. Inoltre, come nostra consuetudine, per garantire al nuovo Governo le migliori prospettive e la possibilità di insediarsi al meglio (per quanto in nostro potere), il sondaggio online resterà momentaneamente sospeso anche per i primi 90 giorni di lavoro del Premier entrante. Ovviamente continuerà l'ampia e completa ricerca al riguardo (il sondaggio online è una parte marginale del tutto), i cui risultati verranno consegnati come sempre puntualmente ai ns. clienti a pagamento. Dopo questi questi due periodi pubblicheremo nuovamente la tabella riassuntiva gratuita e la pagina del sondaggio online.


Il girone d'andata del campionato 2012-2013 è terminato da appena tre giorni e già pubblichiamo la tanto attesa classifica dei tifosi della Serie A, un appuntamento giunto ormai al nono anno.

E' una ricerca "matura", oramai consolidata nella metodologia e nell'affidabilità storica dei risultati. E' quasi unica nel suo genere, un punto di riferimento autorevole e dettagliato. Possiamo dire, senza falsa modestia, che questo studio è uno degli appuntamenti più attesi del settore.

Quest'anno la ricerca è ulteriormente migliorata, con un questionario più ampio, nuove metodologie e algoritmi di calcolo (per coerenza abbiamo ovviamente ricontrollato, secondo i nuovi parametri, tutti i risultati storici, operando marginali modifiche). Ma soprattutto la ricerca è passata da 7.000 a 10.000 interviste telefoniche, (5000 per questo girone di andata, altrettante ne eseguiremo in quello di ritorno) ripartite secondo i parametri sociodemografici della popolazione italiana dai 14 anni in su; mantiene, inoltre, i consueti approfondimenti qualitativi. Questo aumento del 43% circa delle interviste ha consentito un più approfondito dettaglio della campionatura ed una maggiore significatività statistica. E', oramai, una ricerca che lascia poco spazio alle interpretazioni.

Pubblichiamo i soli dati percentuali, e senza commento: da qualche anno questa ricerca di mercato è a pagamento; per saperne di più cliccate qui. Ordinate la vostra copia del rapporto, con ampi commenti e tabelle secondo tutte le principali discriminanti sociodemografiche (nazionali e regionali), le diverse tipologie di tifosi, l'entità numerica degli stessi (non le sole percentuali). Da questo link è possibile scaricare una copia esemplificativa del rapporto (datata e con quasi tutti i dati assenti o camuffati) diffusa a puro titolo esemplificativo di cosa contiene la ricerca completa, per andare incontro a chi intende acquistarla e vuole una prima idea di massima di cosa riceverà.




Dicembre 2012.

E' un buon mese per lo spread che scende decisamente, ma l'arrivo improvviso delle elezioni scombussola un po' le aspettative. Soprattutto S. Berlusconi riesce a disorientare molti, in particolare i suoi non-sostenitori. Monti, con i suoi tentennamenti (probabilmente "dovuti", in attesa dell'approvazione della finanziaria) non contribuisce a rasserenare gli animi. Lo spostamento in avanti al 2014-15 della ripresa, secondo le più autorevoli fonti economico-finanziarie mondiali, fa il resto. Anzi, la vera nota che completa il quadro è l'IMU, che impegna la tredicesima (per chi la riceve) degli italiani o comunque molti dei soldi destinati alle festività. E' un Natale triste per molti, ma chi è nei posti di comando non sembra accorgersene più di tanto. Così l'indice Cercom sulla fiducia nella qualità della vita ad un anno flette ulteriormente fino a 71,1.

Ricordiamo che questo è solo un breve e sommario estratto di un'ampia e dettagliata ricerca di mercato a pagamento.


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Gli ultimi 12 mesi:

  • Gennaio 2011 (59,4): l'aumento di mezzo punto lascia sperare che il fondo sia stato toccato a dicembre, e che stia ricominciando un difficile cammino di risalita. C'è timore, da parte dei più addentro ai canali di economia e finanza, perché si sa che la speculazione non guarda in faccia nessuno; c'è tristezza e preoccupazione in particolare nei ceti medi, medio-bassi e bassi, per un benessere che si allontana e non si sa se, da qui ad un anno (come da nostra rilevazione), ritornerà.
  • Febbraio 2012 (65,4): eppure c'è, quel timido segno di risalita dell'Indice Cercom: ovviamente non è ottimismo, anzi, è ancora pessimismo nero, ma i consensi sul risanamento che il Premier e l'Italia raccolgono in giro per il mondo, stemperano appena un poco il pessimismo. Ci si chiede, però, se queste lodi siano valutazioni nel merito o semplici incoraggiamenti di convenienza..
  • Marzo 2012 (70,1): lo "spread" finalmente inizia a scendere, e per un po' si stabilizza addirittura sotto quota 300, sfiorando i 270. Non dura molto, ma infonde entusiasmo prima (durante la discesa) e, ovviamente, durante, così che l'intero indice mensile Cercom ne viene influenzato.
  • Aprile 2012 (70,1): è un mese in cui il Governo "fa politica" e non mostra, neanche lontanamente, la determinazione delle prime settimane; fa solo "chiacchiere" (esemplificando grossolanamente il sentimento dei cittadini). Monti ed il suo Governo sembrano contare sempre meno, anche se qualche politico o economista internazionale che ne tesse le lodi si trova sempre. E anche se i riflettori si sono spostati prevalentemente su Spagna e Grecia, cresce la consapevolezza che, in realta, non contiamo più molto in ambito internazionale, neanche con Monti: dipendiamo dalle decisioni tedesche e da quanto il mondo finanziario si "distragga", guardando verso altre nazioni prima di "addentare" il boccone grosso, l'Italia. Se l'indice sulle aspettative per la qualità della vita ad un anno resta stabile è solo perché "si vive di speranze" (sperando di non "morire disperati", come dice il vecchio detto).
  • Maggio 2012 (70,0): è la piatta prosecuzione del mese precedente, con il portafoglio sempre più vuoto ed il Governo che "fa politica" e non mostra, neanche lontanamente, la determinazione delle prime settimane. Monti sembra vivere, a livello internazionale, di luce propria, che non riesce però a trasferire all'Italia. E anche se i riflettori si sono spostati prevalentemente su Spagna e Grecia, è forte la consapevolezza che, in realta, non contiamo più molto in ambito internazionale, ed è solo questione di tempo prima che la "speculazione internazionale" decida di "addentare" il boccone grosso, l'Italia. Stiamo sempre qui, tra color che son sospesi.
  • Giugno 2012 (69,9): navighiamo, oramai da quattro mesi, su quello che può essere definito il momentaneo fondo della fiducia nel futuro: l'indice Cercom sulle aspettative per la qualità della vita ad un anno resta sostanzialmente invariato. E' un mese dove ci avviciniamo prepotentemente al baratro dell'uscita dall'Euro (anche se per alcuni sarebbe un'opportunità).
  • Luglio 2012 (71,1): il Governo si è finalmente "rimesso a lavorare", ed il Premier sembra colui che meglio di chiunque altro, in ambito internazionale, riesca ad opporsi (o quanto meno a confrontarsi efficacemente) all'"odiosa" Germania. Nei cittadini c'è quasi un piccolo sussulto nazionalista, e, soprattutto negli ultimi giorni, l'indice risale.
  • Agosto 2012 (71,9): la solita confusione e poca sostanza che regna, come sempre, in ambito politico (nazionale), mitiga il consueto ottimismo estivo. Da un lato abbiamo il Premier, che continua a tessere le fila per un consenso internazionale sulla sua linea di interventi europei "antispread", dall'altro una serie di confusi interventi "a pioggia", annunciati e poi cancellati o sostanzialmente modificati dai vari ministri.
  • Settembre 2012 (77,9): il pressocché consueto "rimbalzo estivo" arriva, quest'anno, con un mese di ritardo grazie alla diffusa sensazione di aver scampato un qualche pericolo ad Agosto. In realtà ci sarebbe poco per cui essere ottimisti, soprattutto nel campo della politica nazionale, dove troviamo diversi scandali che sembrano la classica punta dell'iceberg.
  • Ottobre 2012 (77,3): il mese è caratterizzato da una prima metà dove prevale ancora marginalmente il leggero ottimismo estivo, grazie anche allo spread "basso", ed una seconda al ribasso, caratterizzata da 1. il forte disaccordo all'interno dei vari partiti, con 2. l'aggiunta della condanna a S. Berlusconi nel processo sui diritti tv Mediaset, 3. una certa insipienza del Governo, incapace di incidere, di avere idee vincenti ed innovative, con 4. leggi preannunciate, che o non vengono poste in essere, o lo sono in forma stravolta.
  • Novembre 2012 (72,1): lo spread scende lentamente, ma, diverse dichiarazioni di rappresentanti dell'economia, finanza, industria e commercio nazionali ed internazionali spostano la ripresa di uno o due anni, e questo manda in crisi l'ottimismo di molti. La possibilità di elezioni premature, che non portino ad un governo stabile, fa il resto.
  • Dicembre 2012 (71,1): lo spread scende decisamente, ma l'arrivo improvviso delle elezioni scombussola un po' le aspettative. Spaventano forse meno del previsto, ma sicuramente non rasserenano. Lo spostamento in avanti al 2014-15 della ripresa, secondo le più autorevoli fonti economico-finanziarie mondiali, fa il resto. Anzi, la vera nota che completa il quadro è l'IMU, che impegna la tredicesima (per chi la riceve) degli italiani o comunque molti dei soldi destinati alle festività. E' un Natale triste per molti, ma chi è nei posti di comando non sembra accorgersene più di tanto.


Dicembre.

E' un mese segnato dall'improvvisa, e spiegabile solo con i soliti giochi politici, caduta del Governo. Tranne che per la veloce chiusura della finanziaria (consentiteci di chiamarla ancora così, all'italiana) il mese è caratterizzato dalle manovre politche, soprattutto di S. Berlusconi (oscillante dal disprezzo al più ampio apprezzamento per Monti) e sul Premier (si candida, non si candida, come, eventualmente con chi...). Giochetti che non piacciono ai cittadini e l'indice cala di quasi 8 punti a 32,1, solo il 46,7% del primo indice fatto registrare dal Premier, appena 13 mesi fa.

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E' successo negli ultimi 12 mesi
  • Gennaio 2012 (52,8): dopo il decreto "salva Italia", che aveva diffuso la convinzione che il nuovo Governo avesse portato sacrifici quasi esclusivamente ai ceti da basso a medio, ma nessun miglioramento concreto a livello internazionale, il decreto "cresci Italia" lascia perplessi sulla reale portata dei provvedimenti. In pratica sembra che gli interventi siano molto pesanti per le economie familiari, ma incidano poco sulle "caste" e sulle prospettive di crescita.
  • Febbraio 2012 (52,4): il Premier viaggia molto (USA, Europa), cercando di diffondere fiducia e raccogliere consensi sul risanamento economico dell'italia. Ci riesce, sia pur timidamente: molti cittadini si domandano, però, se si tratti di valutazioni o semplici incoraggiamenti di convenienza. Comunque la caduta dell'indice di popolarità del Premier dell'Osservatorio Permanente Cercom rallenta notevolmente, e con 52,4 perde meno di mezzo punto, contro i 10,6 del mese precedente.
  • Marzo 2012 (50,8): lo "spread" finalmente inizia a scendere, e per un po' si stabilizza addirittura sotto quota 300. Ma non dura molto, ed i nervi dei cittadini, già provati dalla crisi, iniziano a "cedere" (si moltiplicano i suicidi da crisi economica). La riforma del lavoro annunciata, lascia quanto meno scettici i più.
  • Aprile 2012 (46,8): è un mese di "chiacchiere" (esemplificando grossolanamente il sentimento dei cittadini), nel quale il Governo sembra fare poco, sicuramente niente per rilanciare l'economia. Sembriamo non contare più molto in Europa, neanche con Monti, e dipendiamo dalle decisioni tedesche. Non si vedono soluzioni a breve e medio termine, né l'impostazione preliminare delle stesse. Ed il malcontento, che genera "l'antipolitica", cresce. Il Premier paga 4 punti nell'indice di gradimento.
  • Maggio 2012 (39,9): come evidenzia un nostro sondaggio svolto nelle ultime due settimane di maggio, quello di Mario Monti viene visto dai più come un governo:1. forte con i deboli (la "povera gente") e debole con i forti (casta, lobbies); 2. (soprattutto) che da mesi si è impantanato nella politica ed è poco produttivo; 3. che non è riuscito a riportarci a contare in ambito internazionale; 4. che pochi vorrebbero in carica dopo le prossime elezioni politiche; 5. che è stato peggiore rispetto alle aspettative (positive ma anche negative di partenza).
  • Giugno 2012 (42,4): è un mese durissimo, dove ci troviamo a lungo su quello che per alcuni è un baratro, per altri l'inizio della rinascita: l'uscita dall'Euro. Ma la maggiorparte degli italiani si stringe attorno al proprio Premier, che nella riunione dell'Eurogruppo del 29 riesce ad ottenere significativi successi.
  • Luglio 2012 (44,0): il Governo "si è rimesso a lavorare", ed il Premier sembra colui che meglio di chiunque altro, in ambito internazionale, riesce ad opporsi (o quanto meno a confrontarsi efficacemente) all'"odiosa" Germania. Nei cittadini c'è quasi un piccolo sussulto nazionalista.
  • Agosto 2012 (43,8): il Premier si riposa poco e continua a tessere le fila per un consenso internazionale sulla sua linea di interventi europei "antispread". Gli ultimi giorni del mese, caratterizzati da confusi interventi "a pioggia", annunciati e poi cancellati o sostanzialmente modificati dai vari ministri, fanno calare l'indice.
  • Settembre 2012 (43,0): è un "mensis horribilis" per la politica italiana, con diversi scandali regionali (in primis quello che porta alle dimissioni della governatrice del Lazio R. Polverini), i partiti in lite tra di loro e al proprio interno (nel PD per le primarie, nel PDL con gli ex AN che pensano ad una scissione), Berlusconi che "minaccia" un ritorno in campo, ed una lista enorme di ulteriori negatività e scandali. Monti si salva, pur soddisfacendo sostanzialmente pochi, in quanto gode quanto meno di un'immagine di serietà rassicurante, utile soprattutto all'estero per calmierare i mercati.
  • Ottobre 2012 (43,6): il Premier conferma, nel quotidiano, l'incapacità di incidere, di avere idee vincenti ed innovative, a capo di un Governo che balbetta leggi che o non vengono poste in essere, o lo sono in forma stravolta. Ma l'alternativa è composta da politici condannati, che a giorni alterni ululano alla luna, da compagni scompagnati che, come da copione, litigano per delle primarie scopiazzate dai grandi, da comici che "minacciano" di far piangere, ecc., ecc.. Ed in questo suk della politica anche chi è mediocre rifulge e riesce a vivacchiare.
  • Novembre 2012 (39,9): il Premier sembra strizzare ripetutamente l'occhio ad un suo nuovo impegno politico. E' un mese di PR tessute sottilmente, come la risposta alla presentazione di un suo libro alla "sua" Bocconi: «Il voto che do a me stesso è meno buono di quello che mi danno gli osservatori stranieri ma è meno cattivo di quello che mi danno gli economisti, soprattutto bocconiani». Trattasi di "comunicazione quadrupla": 1. sono estremamente apprezzato all'estero (e, tra le righe, molto più di qualsiasi altro politico italiano); 2. ho fatto bene in italia, checché ne dica qualche economista; 3. sono modesto; 4. sono spiritoso. Ma allora perché l'indice di gradimento scende? Non per particolari demeriti in questo mese, ma gli italiani sentono l'avvicinarsi delle elezioni, e molti che pure apprezzano sostanzialmente il suo operato, non sopporterebbero un'ulteriore e intera legislatura con lui Premier.
  • Dicembre 2012 (32,1): è un mese segnato dall'improvvisa, e spiegabile solo con i soliti giochi politici, caduta del Governo. Tranne che per la veloce chiusura della finanziaria (consentiteci di chiamarla ancora così, all'italiana) il mese è caratterizzato dalle manovre politche, soprattutto di S. Berlusconi (oscillante dal disprezzo al più ampio apprezzamento per Monti) e sul Premier (si candida, non si candida, come, eventualmente con chi...). Giochetti che non piacciono ai cittadini e l'indice cala di quasi 8 punti a 32,1, meno della metà del primo indice fatto registrare dal Premier, appena 13 mesi fa.


Buone Feste! - 18/12/2012 @ 15:18

Buon Natale e felice 2013
a tutti!

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