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L'indice Cercom sulle aspettative di qualità della vita ad un anno compie 10 anni e regala una grande novità: dal prossimo mese l'indice non sarà più basato "arbitrariamente" sul gennaio 2004 (mese di inizio = 100) ma sulla media del primo decennio. Gli indici positivi o negativi così riparametrati avranno da ora in poi una base più solida, realistica in assoluto e non solamente rispetto ad un mese di 10 anni fa. Certo, sapere che stiamo a quota 81,1 invece che a 74,3 non cambierà assolutamente nulla nella vita di ognuno di noi, ma ci darà un quadro più realistico rispetto alla "fatidica" quota 100 (= indice neutro, né positivo né negativo). L'andamento, come si può anche vedere dalla tabella riassuntiva, rimarrà ovviamente lo stesso, solo che si fonderà su dei parametri molto più aderenti alla realtà.

L'anno si chiude con l'indice che continua la propria risalita, forte di voci nazionali ed internazionali univoche sulla ripresa che, sia pur piccola, nel 2014 secondo tutti ci sarà. E poi: si chiude un anno e se ne apre un'altro. Un po' di ottimismo!

Ricordiamo che questo è solo un breve e sommario estratto di un'ampia e dettagliata ricerca di mercato a pagamento.


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Gli ultimi 12 mesi:

  • Gennaio 2013 (72,9): sia a livello nazionale che internazionale (i "mercati") inizia a serpeggiare un certo ottimismo sul futuro politico dell'Italia. Assolutamente nessun dato reale, in quanto tutti i maggiori indicatori economico-finanziari segnalano che c'è poco da essere ottimisti, ma la crisi è stata lunga e sperare nei poteri taumaturgici del nuovo Governo non costa niente..
  • Febbraio 2013 (71,3): il mese inizia con una discreta ripresa, con un moderato ottimismo dovuto quasi esclusivamente alle aspettative sul risultato delle elezioni: si spera che qualcosa cambi in meglio, con un governo stabile e innovativo. Ma i risultati delle elezioni fanno registrare, negli ultimi giorni del mese, una decisa inversione di tendenza, tanto che l'indice risulta complessivamente in calo, chiudendo quasi ai livelli di dicembre.
  • Marzo 2013 (69,9): non c'è molta fiducia nella politica (partiti tradizionali) né in quella che viene percepita come l'anti-politica (5 Stelle), e l'indice Cercom sulle aspettative per la qualità della vita ad un anno ritorna al periodo della paura per lo spread: 69,9. Ma lo spread adesso è per molti un timore decisamente secondario.
  • Aprile 2013 (69,0): è un mese di timori sulle possibilità che il "disordine" politico possa portare ad uno sbocco positivo per la Nazione, e l'indice Cercom sulle aspettative per la qualità della vita ad un anno continua la discesa arrivando a 69,0. Molti sono già pentiti del loro voto appena espresso, soprattutto gli elettori del PD seguiti dagli elettori del Movimento 5 Stelle, che si sentono imprigionati in forme politiche (o di "nonpolitica") lontane da quello che avrebbero voluto. La formazione del Governo Letta lascia perplessi ma fa registrare comunque un parziale recupero.
  • Maggio 2013 (74,6): si parte sull'onda del sollievo provato dai più per la formazione di un governo e si finisce con i dubbi che lo stesso (e quindi anche l'Italia) si stia impantanando nei vincoli di rigore "tedeschi" e nelle "meline" di tipo democristiano.
  • Giugno 2013 (70,2): navighiamo tra promesse, buoni intenti, mezzi sgambetti, e dissidi (con insulti) grillini: l'italiano medio si chiede se è l'unico ad aver capito la gravità della situazione e che sarebbe ora di fare, non di progettare o distruggere. L'ottimismo generato dalla formazione di un nuovo governo si è dissolto nell'arco di due mesi.
  • Luglio 2013 (68,2): tra inerzia, parole a vuoto e rapporti tesi in tutto l'ambito politico, e con l'economia che non da segni di ripresa che viene anzi rimandata da autorevoli fonti internazionali, viene a mancare anche l'abituale "rimbalzo estivo" (quella consueta immotivata ventata di ottimismo che accompagna l'estate) e l'indice Cercom sulle aspettative per la qualità della vita ad un anno scende al livello più basso dal febbraio 2012.
  • Agosto 2013 (67,9): tiene banco la condanna di Silvio Berlusconi nell'ambito della cosiddetta sentenza Mediaset: quello che più di tutto preoccupa è l'eventuale interdizione dai pubblici uffici, che dovrà dovrà passare al vaglio dalla giunta per le elezioni del Senato. Questo potrebbe portare alla caduta del Governo Letta, e i cittadini, anche se non amano questo Governo (infatti solamente circa un terzo degli elettori lo apprezza), sono consapevoli che è l'unico che abbiamo e che verosimilmente potremo avere nel prossimo futuro; così che circa 2 intervistati su 3 vivono una caduta del Governo Letta come una sciagura. Tutto questo affonda ulteriormente l'ottimismo, con l'indice Cercom sulle aspettative di qualità della vita ad un anno, che non solo non si giova del consueto "rimbalzo estivo", ma addirittura scende.
  • Settembre 2013 (66,4): è un mese molto "provinciale" per l'indice: mentre, da una parte, arrivano confortanti dati di macroeconomia internazionale, dall'altra il timore interno di una possibile/probabile caduta del governo (per via della nota vicenda Mediaset-Berlusconi) fa fa registrare per l'indice Cercom sulle aspettative di qualità della vita ad un anno il quarto peggior risultato del decennio.
  • Ottobre 2013 (68,8): è un mese che non porta sostanziali novità in ambito di ripresa economica, disoccupazione, sgravio delle tasse, ecc., un mese che guarda più alla finanziaria e alla campagna politica di Renzi per la segreteria del PD che ad altro. Ma non dimentichiamo gli immigranti, Berlusconi e la crisi che annuncia quotidianamente, ...: niente di nuovo, insomma, ed in questa quotidiana ordinaria amministrazione si "spericchia" che il futuro ad un anno sia migliore.
  • Novembre 2013 (71,2): il salvataggio del Governo Letta (Governo comunque non stimato dai più: ma questo c'è) e la scissione del PdL, che lascia sperare diversi simpatizzanti di centro-destra in un partito condotto più democraticamente e "seriamente" (vedere al riguardo il rapporto completo), continua a far soffiare quel leggero vento d'ottimismo iniziato il mese scorso.
  • Dicembre 2013 (74,3): l'anno si chiude con l'indice che continua la propria risalita, forte di voci nazionali ed internazionali univoche sulla ripresa che, sia pur piccola, nel 2014 secondo tutti ci sarà. E poi: si chiude un anno e se ne apre un'altro. Un po' di ottimismo!


Buone Feste! - 24/12/2013 @ 12:17

Buon Natale e felice 2014
a tutti!

Pubblichiamo di seguito le tabelle riassuntive gratuite sull'Indice Cercom sulla popolarità del Premier e sull'Indice Cercom sulle aspettative di qualità della vita ad un anno.

I soliti carichi di lavoro che caratterizzano fine anno ci impediscono di pubblicare i sia pur scarni commenti che accompagnano questa pubblicazione gratuita (ricordiamo che questo è solo un breve e sommario estratto di un'ampia e dettagliata ricerca di mercato a pagamento): abbiamo voluto pubblicare comunque i grafici riassuntivi per non lasciare per il secondo mese di seguito "a digiuno" i nostri visitatori. I clienti a pagamento hanno ovviamente già ricevuto da tempo il rapporto completo. Scusandoci con i visitatori di questo sito ci ripromettiamo di recuperare il mese prossimo.

Per farci perdonare stiamo comunque preparando delle interessanti novità per gennaio (visibili da febbraio)... Non mancate di tornare a visitarci.


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Pesanti carichi di lavoro non ci consentono la consueta pubblicazione della tabella gratuita con l'indice Cercom sulle aspettative sulla qualità della vita ad un anno. I clienti a pagamento hanno ovviamente già ricevuto da tempo il rapporto completo. Scusandoci con i visitatori di questo sito ci ripromettiamo di recuperare il mese prossimo.


Letta è lento, Letta non conclude, Letta ha fatto una manovra vuota (con tanto di conferenza stampa fatta d'aria fritta), ma è l'unico che ci tiene a galla per il solo fatto di essere ancora Premier. Così, anche se pochi lo apprezzano veramente, molti apprezzano il fatto che ci sia: siamo, banalmente, al "meno male che Letta c'è". Conseguentemente l'indice Cercom sul gradimento del Premier scende tutto sommato di poco, al 40,6.

Ricordiamo che questo è solo un brevissimo e sommario estratto di un'ampia e dettagliata ricerca di mercato a pagamento.



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E' successo negli ultimi 12 mesi
  • Novembre 2012 (39,9): il Premier sembra strizzare ripetutamente l'occhio ad un suo nuovo impegno politico. E' un mese di PR tessute sottilmente, come la risposta alla presentazione di un suo libro alla "sua" Bocconi: «Il voto che do a me stesso è meno buono di quello che mi danno gli osservatori stranieri ma è meno cattivo di quello che mi danno gli economisti, soprattutto bocconiani». Trattasi di "comunicazione quadrupla": 1. sono estremamente apprezzato all'estero (e, tra le righe, molto più di qualsiasi altro politico italiano); 2. ho fatto bene in italia, checché ne dica qualche economista; 3. sono modesto; 4. sono spiritoso. Ma allora perché l'indice di gradimento scende? Non per particolari demeriti in questo mese, ma gli italiani sentono l'avvicinarsi delle elezioni, e molti che pure apprezzano sostanzialmente il suo operato, non sopporterebbero un'ulteriore e intera legislatura con lui Premier.
  • Dicembre 2012 (32,1): è un mese segnato dall'improvvisa, e spiegabile solo con i soliti giochi politici, caduta del Governo. Tranne che per la veloce chiusura della finanziaria (consentiteci di chiamarla ancora così, all'italiana) il mese è caratterizzato dalle manovre politiche, soprattutto di S. Berlusconi (oscillante dal disprezzo al più ampio apprezzamento per Monti) e sul Premier (si candida, non si candida, come, eventualmente con chi...). Giochetti che non piacciono ai cittadini e l'indice cala di quasi 8 punti a 32,1, meno della metà del primo indice fatto registrare dal Premier, appena 13 mesi fa.
  • Gennaio 2013 (23,1): è un mese elettorale, e molti intervistati hanno difficoltà a distinguere tra gradimento del Premier e disponibilità a votarlo. Comunque, la percentuale di voti che il partito del Premier potrebbe alla fine raccogliere dovrebbe essere ben inferiore alla metà del suo indice di gradimento.
  • Febbraio 2013 (18,4): è il mese delle elezioni, e più ancora del mese precedente gli intervistati fanno fatica a scindere il gradimento del Premier dalla disponibilità a votarlo (che alla fine sarà grosso modo la metà dell'Indice Cercom del mese).
  • Marzo-aprile 2013: mesi surreali, con un Premier uscente che conta poco, e tante schermaglie politiche (nei due mesi gli abbonati ricevono analisi politiche sulla Premiership).
  • Maggio 2013 (50,1): è un mese che parte sull'onda del sollievo provato dai più per la formazione di un governo e finisce con i dubbi che lo stesso si stia impantanando nei vincoli di rigore "tedeschi", così che in 31 giorni l'indice Cercom sul gradimento del Premier perde quasi 10 punti: il 50,1 finale si pone grosso modo a metà strada tra tra quanto fatto registrare all'inizio e alla fine del mese.
  • Giugno 2013 (44,0): bla, bla, bla... progetti... bla, bla, bla... dichiarazioni... bla, bla, bla... vertici... bla, bla, bla... annunci... bla, bla, bla... niente. Questo è ciò che, con una sintesi estremamente grossolana ma altrettanto chiara, pensano gli italiani del Governo. Al Premier va molto meglio (ma per quanto?): il gradimento del Governo è molto più basso (poco più della metà del gradimento del Premier).
  • Luglio 2013 (36,4): continua l'ignavia de facto del Governo: un intervistato dichiara, sintetizzando l'orientamento di pensiero di molti, che "Letta è talmente moderato e indolente, che al confronto Monti era un agitatore iperattivo". Certo, la convivenza della strana coppia Letta-Alfano (non tanto per i due politici simili nell'interpretazione del proprio ruolo, quanto per i partiti che rappresentano) non favorisce le attività di governo; ma gli italiani sono consapevoli che, dopo tutto, questo governo ci sta salvando dalla catastrofe del non-governo. E così, al termine della legislatura, ci toccherà ringraziarlo per aver fatto poco o niente, dopo aver ringraziato Monti per la legge Fornero. Speriamo che questo governo duri a lungo perché preferiamo non sapere di cosa dovremo ringraziare il prossimo.
  • Agosto 2013 (35,7): è uno strano mese. Piace il Premier, per il suo stile ed il fatto che continui a lavorare per tutto il mese di agosto. Ma non piace il Governo che fa poco o niente, se non tanta confusione, aiutato in questo come al solito dai giornalisti, che danno per legge le idee o le proposte, così che le rettifiche giornaliere sono comunque la norma. Piace ancora meno la politica, con percentuali molto elevate di elettori che si sono pentiti del loro ultimo voto (tra i tre partiti maggiori soprattutto 5 Stelle, poi il PD e quindi il PdL). L'indice mensile è il risultato della convergenza di queste tre componenti, che gli elettori spesso non riescono a scindere.
  • Settembre 2013 (43,2): Letta piace a molti più cittadini di quanti ne diano una valutazione positiva. L'elemento negativo, su cui quasi tutti concordano e che abbassa l'indice, è che è lento (anche considerando tutte le "pastoie" politiche). Lo scoppio della crisi di governo, per le modalità con cui si sviluppa ed il timore che genera sul futuro, porta molti a "stringersi" attorno al Premier.
  • Ottobre 2013 (40,6): Letta è lento, Letta non conclude, Letta ha fatto una manovra vuota (con tanto di conferenza stampa fatta d'aria fritta), ma è l'unico che ci tiene a galla per il solo fatto di essere ancora Premier. Così, anche se pochi lo apprezzano veramente, molti apprezzano il fatto che ci sia: siamo, banalmente, al "meno male che Letta c'è".


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