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Pubblichiamo la tanto attesa classifica dei tifosi della Serie A, un appuntamento giunto ormai al decimo anno.

E' una ricerca "matura", oramai consolidata nella metodologia e nell'affidabilità storica dei risultati. E' quasi unica nel suo genere, un punto di riferimento autorevole e dettagliato. Possiamo dire, senza falsa modestia, che questo studio è uno degli appuntamenti più attesi del settore.

Dal campionato 2012-13 la ricerca è ulteriormente migliorata, con un questionario più ampio, nuove metodologie e algoritmi di calcolo (per coerenza abbiamo ovviamente ricontrollato, secondo i nuovi parametri, tutti i risultati storici, operando marginali modifiche). Ma soprattutto la ricerca è passata da 7.000 a 10.000 interviste telefoniche, (5000 per il girone di andata, altrettante per quello di ritorno) ripartite secondo i parametri sociodemografici della popolazione italiana dai 14 anni in su; mantiene, inoltre, i consueti approfondimenti qualitativi. Questo aumento del 43% circa delle interviste ha consentito un più approfondito dettaglio della campionatura ed una maggiore significatività statistica. E', oramai, una ricerca che lascia poco spazio alle interpretazioni.

Nella tabella sottostante troverete, naturalmente, tutte le squadre che hanno calcato i campi della Serie A negli ultimi dieci anni, e la loro percentuale di tifosi: Juventus, Milan, Inter, Roma, Napoli, Lazio, Fiorentina, Genoa, Sampdoria, Torino, Cagliari, Bologna, Udinese, Parma, Catania, Atalanta, Verona, Sassuolo, Chievo, Livorno, Palermo, Lecce, Bari, Reggina, Treviso, Messina, Empoli, Ascoli, Brescia, Pescara, Siena, Cesena, Novara.

Pubblichiamo come sempre i soli dati percentuali, e senza commento: dal campionato 2006-'07 questa ricerca di mercato è a pagamento; per saperne di più cliccate qui. Ordinate la vostra copia del rapporto, con ampi commenti e tabelle secondo tutte le principali discriminanti sociodemografiche (nazionali e regionali), le diverse tipologie di tifosi, l'entità numerica degli stessi (non le sole percentuali). Da questo link è possibile scaricare una copia esemplificativa del rapporto (datata e con quasi tutti i dati assenti o camuffati) diffusa a puro titolo esemplificativo di cosa contiene la ricerca completa, per andare incontro a chi intende acquistarla e vuole una prima idea di massima di cosa riceverà.




Da oggi proponiamo un sondaggio su chi vorreste come nuovo tecnico della nazionale. Tra un paio di settimane circa ridurremo i partecipanti al sondaggio ai soli più votati.

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N.B. Va come sempre ricordato che i sondaggi online free (anche quelli presenti sui nostri siti) hanno un valore puramente indicativo, in quanto il campione non viene selezionato secondo criteri socio-demografici di rappresentatività della popolazione. Se desiderate un sondaggio o una ricerca di mercato sicuramente rappresentativi, contattateci per uno studio ad hoc.


Pubblichiamo la quarta tabella sulle emittenti televisive, con i maggiori plus e minus delle trasmissioni sportive secondo la percezione degli intervistati. Si tratta di un breve e parziale sommario di una più ampia e dettagliata ricerca. Le voci sono solo quelle che hanno ottenuto oltre il 10% di menzioni, riportate secondo un ordine di grandezza decrescente.

Siccome il calcio raccoglie gran parte delle preferenze i risultati sono particolarmente focalizzati sul calcio.

La parte 5 (che pubblicheremo prossimamente) sarà dedicata ai giornalisti.

Parte 4: le trasmissioni sportive.

EMITTENTI PROMOSSI BOCCIATI
Rai
  • I grandi eventi gratuiti
  • I post partita
  • Il calcio "è una cosa seria": fuori i comici dai programmi. Danno fastidio le continue interruzioni per delle spiritosaggini che "fanno ridere solo chi le dice". (N.B. Veniva però apprezzato il garbo di Teo Teocoli)
  • Programmi vecchi con vecchi (dentro e fuori)
  • Presentatori, commentatori, giornalisti e ospiti "mosci" (un intervistato sintetizza definendo un commentatore delle partite "sembra un vecchio democristiano")
  • Rai Sport 1 e 2 utilizzati molto poco e molto male (Mediaset e Sky spesso presentano come oro eventi dozzinali, la Rai tratta male anche grandi eventi senza promuoverli adeguatamente), programmi interrotti o che iniziano... dopo l'inizio degli eventi, ecc. Poca sinergia tra Sport 1 e 2. Sensazione di canali trattati come di secondo livello.
  • Solo alcuni grandi eventi in HD
Mediaset
  • Ottimi commenti delle partite (ma dà fastidio il continuo ripetere "numero! numero!" e "mucchio selvaggio!")
  • Le trasmissioni sul calciomercato
  • Poca roba gratuita
  • Poco HD
  • I commentatori di parte, pittoreschi se presi a piccolissime dosi, ma che non costituiscono un'alternativa
Sky
  • L'HD
  • Il telegiornale sportivo (Sky Sport): fresco, brillante, completo
  • L'ottima copertura di tutti gli eventi
  • Le trasmissioni sportive in studio (D'Amico e non solo)
  • I servizi sul calciomercato
  • (NB Appena sotto il 10%) I commentatori di parte (calcio) non esagerati.
  • Troppo cara (e per avere Serie A e Champions League bisogna "pagare addirittura due pacchetti distinti")
  • Non apprezzato, soprattutto dagli juventini (quindi quasi un tifoso su 4), il principale commentatore tecnico (calcio)
  • Ridicola l'enfasi con cui viene accolta ogni rete, anche la più facile e dell'ultima delle squadrette. Insopportabile quando la rete la subisce la propria squadra.
  • Troppe autopromozioni e troppo autocelebrativi
  • (NB Appena sotto il 10%) Al centro-sud la forte inflessione dialettale del nord di alcuni commentatori tecnici (calcio) dà un po' fastidio.
La7
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3.208 intervistati


L'indice e fortemente influenzato da contrastanti dati sulla ripresa così come dalla paura e poi dal sollievo per i risultati delle elezioni: partenza al ribasso e forte ripresa verso fine mese. L'indice Cercom sulle aspettative di qualità della vita ad un anno si posiziona appena sotto la fatidica quota 100 (99,9).

Ricordiamo che questo è solo un breve e sommario estratto di un'ampia e dettagliata ricerca di mercato a pagamento.


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Gli ultimi 12 mesi:

  • Giugno 2013 (76,6): navighiamo tra promesse, buoni intenti, mezzi sgambetti, e dissidi (con insulti) grillini: l'italiano medio si chiede se è l'unico ad aver capito la gravità della situazione e che sarebbe ora di fare, non di progettare o distruggere. L'ottimismo generato dalla formazione di un nuovo governo si è dissolto nell'arco di due mesi.
  • Luglio 2013 (74,4): tra inerzia, parole a vuoto e rapporti tesi in tutto l'ambito politico, e con l'economia che non da segni di ripresa che viene anzi rimandata da autorevoli fonti internazionali, viene a mancare anche l'abituale "rimbalzo estivo" (quella consueta immotivata ventata di ottimismo che accompagna l'estate) e l'indice Cercom sulle aspettative per la qualità della vita ad un anno scende al livello più basso dal febbraio 2012.
  • Agosto 2013 (74,1): tiene banco la condanna di Silvio Berlusconi nell'ambito della cosiddetta sentenza Mediaset: quello che più di tutto preoccupa è l'eventuale interdizione dai pubblici uffici, che dovrà dovrà passare al vaglio dalla giunta per le elezioni del Senato. Questo potrebbe portare alla caduta del Governo Letta, e i cittadini, anche se non amano questo Governo (infatti solamente circa un terzo degli elettori lo apprezza), sono consapevoli che è l'unico che abbiamo e che verosimilmente potremo avere nel prossimo futuro; così che circa 2 intervistati su 3 vivono una caduta del Governo Letta come una sciagura. Tutto questo affonda ulteriormente l'ottimismo, con l'indice Cercom sulle aspettative di qualità della vita ad un anno, che non solo non si giova del consueto "rimbalzo estivo", ma addirittura scende.
  • Settembre 2013 (72,5): è un mese molto "provinciale" per l'indice: mentre, da una parte, arrivano confortanti dati di macroeconomia internazionale, dall'altra il timore interno di una possibile/probabile caduta del governo (per via della nota vicenda Mediaset-Berlusconi) fa fa registrare per l'indice Cercom sulle aspettative di qualità della vita ad un anno il quarto peggior risultato del decennio.
  • Ottobre 2013 (75,1): è un mese che non porta sostanziali novità in ambito di ripresa economica, disoccupazione, sgravio delle tasse, ecc., un mese che guarda più alla finanziaria e alla campagna politica di Renzi per la segreteria del PD che ad altro. Ma non dimentichiamo gli immigranti, Berlusconi e la crisi che annuncia quotidianamente, ...: niente di nuovo, insomma, ed in questa quotidiana ordinaria amministrazione si "spericchia" che il futuro ad un anno sia migliore.
  • Novembre 2013 (77,7): il salvataggio del Governo Letta (Governo comunque non stimato dai più: ma questo c'è) e la scissione del PdL, che lascia sperare diversi simpatizzanti di centro-destra in un partito condotto più democraticamente e "seriamente" (vedere al riguardo il rapporto completo), continua a far soffiare quel leggero vento d'ottimismo iniziato il mese scorso.
  • Dicembre 2013 (81,1): l'anno si chiude con l'indice che continua la propria risalita, forte di voci nazionali ed internazionali univoche sulla ripresa che, sia pur piccola, nel 2014 secondo tutti ci sarà. E poi: si chiude un anno e se ne apre un'altro. Un po' di ottimismo!
  • Gennaio 2014 (84,0): continua, per il quarto mese, la costante crescita dell'indice, con un trend esattamente contrario al gradimento del Premier. La contraddizione è solo apparente e le motivazioni iniziano ad essere profonde, come si evince nel dettaglio dal rapporto finale completo del mese.
  • Febbraio 2014 (88,3): lo spread stabilmente sotto quota 200, il cambio di governo, le conferme internazionali su una sia pur debole ripresa, fanno tornare l'indice ai livelli di 28 mesi fa, in netta risalita.
  • Marzo 2014 (94,6): continua il forte trend ascendente dell'indice Cercom. Piace soprattutto "la sveglia" che il nuovo premier sta dando al mondo politico italiano e la possibilità (per molti, ma certamente non per tutti) di vedere un po' di soldi in più in busta paga. I timidi apprezzamenti internazionali e lo spread verso quota 170 fanno il resto.
  • Aprile 2014 (99,2): la primavera soffia ulteriore ottimismo su un clima di aspettative già positivo. Tutte le previsioni, nazionali ed internazionali, di crescita vengono riviste al rialzo, anche se alcuni osservatori attenti, come riportiamo nel rapporto completo, indicano il secondo trimestre come quello in cui le prime positività reali dovrebbero iniziare a riguardare anche l'Italia. Ma l'ottimismo ad un anno probabilmente è motivato, anche se magari non nella forza con cui si esprime, e l'indice Cercom sulle aspettative di qualità della vita ad un anno risale in prossimità di quota 100.
  • Maggio 2014 (99,9): l'indice e fortemente influenzato da contrastanti dati sulla ripresa così come dalla paura e poi dal sollievo per i risultati delle elezioni: partenza al ribasso e forte ripresa verso fine mese. L'indice Cercom sulle aspettative di qualità della vita ad un anno si posiziona appena sotto la fatidica quota 100 (99,9).


E' un mese che inizia leggermente in ribasso sulla scia di quello precedente, poi, le elezioni alla porta e la paura per molti dei 'grillini', fanno stringere a 'coorte', e l'indice risale, con un ulteriore balzo dopo le elezioni. I famosi 80 Euro influenzano sì posititivamente, ma in maniera molto marginale, l'indice Cercom che si attesta a 62,3.

Ricordiamo che questo è solo un brevissimo e sommario estratto di un'ampia e dettagliata ricerca di mercato a pagamento.



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E' successo negli ultimi 12 mesi
  • Giugno 2013 (44,0): bla, bla, bla... progetti... bla, bla, bla... dichiarazioni... bla, bla, bla... vertici... bla, bla, bla... annunci... bla, bla, bla... niente. Questo è ciò che, con una sintesi estremamente grossolana ma altrettanto chiara, pensano gli italiani del Governo. Al Premier va molto meglio (ma per quanto?): il gradimento del Governo è molto più basso (poco più della metà del gradimento del Premier).
  • Luglio 2013 (36,4): continua l'ignavia de facto del Governo: un intervistato dichiara, sintetizzando l'orientamento di pensiero di molti, che "Letta è talmente moderato e indolente, che al confronto Monti era un agitatore iperattivo". Certo, la convivenza della strana coppia Letta-Alfano (non tanto per i due politici simili nell'interpretazione del proprio ruolo, quanto per i partiti che rappresentano) non favorisce le attività di governo; ma gli italiani sono consapevoli che, dopo tutto, questo governo ci sta salvando dalla catastrofe del non-governo. E così, al termine della legislatura, ci toccherà ringraziarlo per aver fatto poco o niente, dopo aver ringraziato Monti per la legge Fornero. Speriamo che questo governo duri a lungo perché preferiamo non sapere di cosa dovremo ringraziare il prossimo.
  • Agosto 2013 (35,7): è uno strano mese. Piace il Premier, per il suo stile ed il fatto che continui a lavorare per tutto il mese di agosto. Ma non piace il Governo che fa poco o niente, se non tanta confusione, aiutato in questo come al solito dai giornalisti, che danno per legge le idee o le proposte, così che le rettifiche giornaliere sono comunque la norma. Piace ancora meno la politica, con percentuali molto elevate di elettori che si sono pentiti del loro ultimo voto (tra i tre partiti maggiori soprattutto 5 Stelle, poi il PD e quindi il PdL). L'indice mensile è il risultato della convergenza di queste tre componenti, che gli elettori spesso non riescono a scindere.
  • Settembre 2013 (43,2): Letta piace a molti più cittadini di quanti ne diano una valutazione positiva. L'elemento negativo, su cui quasi tutti concordano e che abbassa l'indice, è che è lento (anche considerando tutte le "pastoie" politiche). Lo scoppio della crisi di governo, per le modalità con cui si sviluppa ed il timore che genera sul futuro, porta molti a "stringersi" attorno al Premier.
  • Ottobre 2013 (40,6): Letta è lento, Letta non conclude, Letta ha fatto una manovra vuota (con tanto di conferenza stampa fatta d'aria fritta), ma è l'unico che ci tiene a galla per il solo fatto di essere ancora Premier. Così, anche se pochi lo apprezzano veramente, molti apprezzano il fatto che ci sia: siamo, banalmente, al "meno male che Letta c'è".
  • Novembre 2013 (36,9): il "caso" Cancellieri, le primarie del PD, la scissione del PdL con la (ri)nascita di Forza Italia e del Nuovo Centro Destra... il Premier tende, tutto sommato, alla marginalità.
  • Dicembre 2013 (35,3): un Natale sottotono, tanta politica vuota (come tutti i mesi persi a parlare della cancellazione dell'IMU), contrastanti notizie di economia e finanza: ognuno crede, alla fine, a quello che vuole ma, soprattutto, per questo mese, pensa a sé stesso e alla famiglia.
  • Gennaio 2014 (31,7): l'apparente indolenza del Governo (e di riflesso del Premier) continua. Significative e riassuntive le dichiarazioni di alcuni intervistati: "sarebbe forse un ottimo ministro degli esteri, parla bene le lingue ed in ambito internazionale si sa muovere, ma come Premier ha poco polso", "forse sta sempre all'estero perché sa che a Roma non potrebbe fare nulla", "hanno (quelli del Governo, ndr.) passato nove mesi solo a discutere di Imu, incasinandola e senza fare niente di veramente utile", ecc..
  • Febbraio 2014 (E. Letta: 30, M. Renzi 59,7): cambio della guardia.
  • Marzo 2014 (60,9): la frenetica attività del Premier viene riconosciuta dai cittadini, e pur con qualche dubbio che alle parole poi seguano i fatti, viene premiato con un inconsueto (al secondo mese di premierato) aumento dell'indice. E' una sorta di "fiducia a termine": con la stessa velocità finora dimostrata dal Premier adesso i cittadini si aspettano che seguano i fatti.
  • Aprile 2014 (59,1): prima leggera discesa dell'indice. Inizia a serpeggiare, molto alla lontana, qualche dubbio sul realizzarsi delle riforme promesse, in assoluto ma, ancor di più, nella forma promessa (in altri termini: M. Renzi sta già scendendo a troppi compromessi?).
  • Maggio 2014 (62,3): è un mese che inizia leggermente in ribasso sulla scia di quello precedente, poi, le elezioni alla porta e la paura per molti dei 'grillini', fanno stringere a 'coorte', e l'indice risale, con un ulteriore balzo dopo le elezioni. I famosi 80 Euro influenzano sì posititivamente, ma in maniera molto marginale, l'indice.


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