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Ascolta questo sito Ascolta - 13/10/2009 @ 14:30

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Prossimamente provvederemo all'introduzione delle versioni audio anche per le nostre pagine in inglese, tedesco, francese e spagnolo.

Cercom, sempre un servizio in più.


Settembre, tutte le fonti economico-finanziarie e politiche nazionali ed internazionali decretano che il fondo della crisi è stato superato e che nel 2010 si avrà una, seppur timida, ripresa. E l'indice Cercom sulle aspettative della qualità della vita ad un anno "schizza" a 105,2.

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Gli ultimi 12 mesi:

  • Ottobre 2008: la crisi internazionale sempre più profonda spinge l'indice in profonda discesa. L'incapacità di Governo e alcuni sindacati di "relazionarsi" fa il resto.
  • Novembre 2008: la fine della crisi viene quasi quotidianamente spostata in avanti, e non sembra veder fine. Le elezioni americane, soprattutto ad inizio mese, mitigano il pessimismo.
  • Dicembre 2008: un leggero rallentamento della discesa dell'indice: nessuna motivazione concreta, se non una diffusa sensazione che da qui ad un anno molto peggio non potrebbe/dovrebbe andare.
  • Gennaio 2009: inizio del mese influenzato positivamente dell'insediamento "in corso" del nuovo presidente statunitense, poi prevale il disorientamento per l'impossibilità di capire se e quando la crisi economica internazionale avrà toccato il fondo e inizierà la risalita.
  • Febbraio 2009: i commenti preoccupati del Presidente USA Obama e di personalità del settore economico-finanziario rafforzano il pessimismo.
  • Marzo 2009: inizia a fare capolino l'idea che il fondo della crisi sia stato toccato.
  • Aprile 2009: autorevoli fonti intrnazionali sostengono che da qui ad un anno sarà in atto una ripresa economica. La vittoriosa "cavalcata" Fiat nell'accordo con Chrysler fa il resto.
  • Maggio 2009: i vistosi (veri e/o presunti) scivoloni del Premier (veline, Noemi, divorzio, Mills, attacco alla magistratura), sottolineati dal principale partito di opposizione che vi incentra la propria campagna elettorale, deprimono gli elettori, che disertano le urne, e l'ottimismo nella qualità della vita ad un anno.
  • Giugno 2009: un mese con poche novità, con le solite notizie contrastanti sulla ripresa economico-finanziaria e le solite polemiche politiche di basso livello.
  • Luglio 2009: i principali esponenti economici e leder politici, sia nazionali che internazionali, prevedono da qui ad un anno una (debole) ripresa già in atto, ma presso i cittadini prevale una cauta diffidenza.
  • Agosto 2009: solito ottimismo estivo supportato da diverse dichiarazioni di leader dell'economia e finanza, che annunciano che il peggio della crisi mondiale è ormai alle spalle.
  • Settembre 2009: tutte le fonti economico-finanziarie e politiche, nazionali ed internazionali, decretano che il fondo della crisi è stato superato e che nel 2010 si avrà una, seppur timida, ripresa. E l'indice Cercom "schizza" in alto.

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I risultati di questo sondaggio sono solo un piccolo estratto dell'ampia e articolata ricerca di mercato "monitor", il nostro "Osservatorio Sociale". Se siete interessati a sottoscriverla, contattateci.


A settembre, una volta di più, Berlusconi contro tutti, o meglio tutti contro Berlusconi. Ma gli altri parlano e basta, lui fa. Così vede l'opinione pubblica il mese del Premier, e lo premia, soprattutto per la consegna delle prime case in Abruzzo. L'indice compie così un balzo in avanti di quasi 3 punti (fino a 64,5).



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E' successo negli ultimi 12 mesi
  • Ottobre 2008: mese diviso nettamente in due parti: una prima in discesa che culmina con il mancato "abbraccio amoroso" a G. W. Bush e la richiesta (poi smentita) di intervento della polizia nelle occupazioni studentesche; una seconda, di basso profilo, di risalita.
  • Novembre 2008: il Premier perde terreno soprattutto nella fascia collocata a destra nel suo stesso elettorato, in particolare al nord, perché "troppo morbido" verso gli studenti che occupano scuole e università e gli scioperanti (Alitalia su tutti).
  • Dicembre 2008: la finanziaria, che non grava più direttamente sulle tasche dei contribuenti come le precedenti, mantiene alto l'indice, che appare ancora su livelli troppo elevati, non più realistici o sostenibili nell'immediato, a meno di provvedimenti anticrisi da "bacchetta magica".
  • Gennaio 2009: mese con il Premier un po' defilato: i "riflettori" sono stati puntati prevalentemente sulle giunte campane di centro-sinistra (regionale e napoletana) e sull'aspetto etico del testamento biologico.
  • Febbraio 2009: ancora un mese con il Premier un po' defilato, più impegnato all'estero che in Italia.
  • Marzo 2009: nasce il "Popolo delle Libertà", con ampia e positiva copertura dei media.
  • Aprile 2009: l'ampio apprezzamento della gestione del terremoto in Abruzzo fa compiere all'indice un balzo in avanti di 3 punti, riportandolo ai valori di ottobre.
  • Maggio 2009: mese di elezioni, con vistosi (veri e/o presunti) scivoloni del Premier (veline, Noemi, divorzio, Mills, attacco alla magistratura), sottolineati dal principale partito di opposizione, che vi incentra la propria campagna elettorale.
  • Giugno 2009: dopo una prima parte del mese, di recupero, caratterizzata dalle vittoriose elezioni e dall'accusa flop sui voli di stato, nella seconda l'indice di gradimento perde con gli interessi quanto riguadagato, per via delle accuse su feste "piccanti" a Villa Certosa.
  • Luglio 2009: nella prima parte del mese l'impeccabile vertice dei G8 a L'Aquila, nella seconda il ricatto del Sud che batte a cassa "convincendo" il Governo, portano consensi al Premier.
  • Agosto 2009: mese di vacanza e di ottimismo per tutti; l'indice risale così decisamente, per poi riscendere parzialmente a seguito della querelle Premier-Repubblica scoppiata negli ultimi giorni del mese.
  • Settembre 2009: Berlusconi contro tutti, o meglio tutti contro Berlusconi, Ma gli altri parlano e basta, lui fa (soprattutto la consegna delle prime case in Abruzzo); così vede le cose l'opinione pubblica che lo premia.

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I risultati di questo sondaggio sono solo un piccolo estratto dell'ampia e articolata ricerca di mercato "monitor", il nostro "Osservatorio Sociale". Se siete interessati a sottoscriverla, contattateci.


Quello di cui proponiamo oggi i risultati, è il quarto sondaggio on line sul federalismo. Il precedente, pubblicato nel lontano gennaio 2005, era praticamente identico, ma con una differenza sostanziale: allora parlavamo di federalismo tout court, adesso di federalismo fiscale.

Un paragone diretto è quindi improponibile, anche se resta opportuno ripresentare, come mero riferimento iniziale, i risultati di quella ricerca, che possiamo condensare in due punti: 1. il 57% degli italiani giudicava negativamente il federalismo (ndr. una ricerca Ipsos, di pochi mesi dopo, poneva al 62% la percentuale di coloro che giudicava negativamente il federalismo e lo temeva, confermando sostanzialmente i nostri risultati); 2. la voce più selezionata, e quindi la preoccupazione maggiore, era di un'Italia più divisa (26,8%).

Passiamo, ora, all'attuale sondaggio. Parliamo, qui, del federalismo fiscale, approvato con la legge n.42 del 5 maggio 2009, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale del 6 maggio 2009, ed entrato in vigore il 21 maggio dello stesso mese.

Per i contrari, qui, la preoccupazione principale non è di un'Italia più divisa ma di "Più tasse per tutti" (26.0%), conseguenza logica e diretta di un accento sul federalismo fiscale nel sondaggio e non geopolitico. E bisogna sottolineare come qui la voce che raccoglie il maggior numero di consensi sia positiva: "Più ricchezza per tutti" (29.2%).

La percentuale complessiva dei contrari è stata, in questo sondaggio, del 47,4%, sempre enorme considerando che la stragrande maggioranza delle forze politiche, al governo e non, hanno proposto ai cittadini il federalismo fiscale come buono ed opportuno (sia pur con alcuni distinguo). E' questa una più volte sottolineata peculiarità del sistema politico italiano, dove i politici si sentono delegati a pensare per i cittadini, piuttosto che a rappresentarne il pensiero (in altri termini, in questo secondo caso, più all'anglo-sassone, quasi la metà delle forze in parlamento avrebbe dovuto essere contraria). E' qui evidente il ruolo determinante giocato da aspetti di convenienza/opportunità politica (il Nord, la Lega, anni di consolidata inefficienza statale al Sud, ,..).


il federalismo fiscale.jpg

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Per concludere va come sempre ricordato come i sondaggi online free presenti su questo sito abbiano valore puramente indicativo, in quanto il campione non è stato selezionato secondo criteri socio-demografici di rappresentatività della popolazione. Se desiderate un sondaggio o una ricerca di mercato sicuramente rappresentativi, contattateci per uno studio ad hoc.


Agosto, mese di vacanze e di ottimismo, innato nell'estate come abbiamo visto negli anni passati, e supportato da diverse dichiarazioni di leader dell'economia e finanza: il presidente USA Barack Obama, il numero uno della Federal Reserve Ben Bernanke, il bollettino della BCE, il Governatore di Bankitalia Mario Draghi, ... Così, ad agosto, l'indice Cercom sulle aspettative della qualità della vita ad un anno fa registrare una consistente risalita, attestandosi con un 101 secco nuovamente sopra quota 100, cosa che non succedeva da dieci mesi.

L'autunno, quando la fragile ripresa si confronterà consistentemente con la vita sociale ed economica del Paese, sarà il vero banco di prova per testare la solidità di questo ottimismo.

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Gli ultimi 12 mesi:

  • Settembre 2008: la profonda crisi economica americana e internazionale (nazionalizzazione di Freddie Mac, Fannie Mae e AIG, fallimento Lehman Brothers, Merrill Lynch, salvata con una vendita all'ultimo istante, decine e decine di istituti del settore nazionalizzati/falliti/a rischio di fallimento in tutto il mondo, il tracollo delle borse mondiali; ecc., ecc.;) incide pesantemente sul giudizio. La paura del federalismo, e delle nuove tasse che potrebbe portare con sé, contribuisce al calo. La positiva conclusione della vicenda Alitalia mitiga (molto) parzialmente la visione negativa.
  • Ottobre 2008: la crisi internazionale sempre più profonda spinge l'indice in profonda discesa. L'incapacità di Governo e alcuni sindacati di "relazionarsi" fa il resto.
  • Novembre 2008: la fine della crisi viene quasi quotidianamente spostata in avanti, e non sembra veder fine. Le elezioni americane, soprattutto ad inizio mese, mitigano il pessimismo.
  • Dicembre 2008: un leggero rallentamento della discesa dell'indice: nessuna motivazione concreta, se non una diffusa sensazione che da qui ad un anno molto peggio non potrebbe/dovrebbe andare.
  • Gennaio 2009: inizio del mese influenzato positivamente dell'insediamento "in corso" del nuovo presidente statunitense, poi prevale il disorientamento per l'impossibilità di capire se e quando la crisi economica internazionale avrà toccato il fondo e inizierà la risalita.
  • Febbraio 2009: i commenti preoccupati del Presidente USA Obama e di personalità del settore economico-finanziario rafforzano il pessimismo.
  • Marzo 2009: inizia a fare capolino l'idea che il fondo della crisi sia stato toccato.
  • Aprile 2009: autorevoli fonti intrnazionali sostengono che da qui ad un anno sarà in atto una ripresa economica. La vittoriosa "cavalcata" Fiat nell'accordo con Chrysler fa il resto.
  • Maggio 2009: i vistosi (veri e/o presunti) scivoloni del Premier (veline, Noemi, divorzio, Mills, attacco alla magistratura), sottolineati dal principale partito di opposizione che vi incentra la propria campagna elettorale, deprimono gli elettori, che disertano le urne, e l'ottimismo nella qualità della vita ad un anno.
  • Giugno 2009: un mese con poche novità, con le solite notizie contrastanti sulla ripresa economico-finanziaria e le solite polemiche politiche di basso livello.
  • Luglio 2009: i principali esponenti economici e leder politici, sia nazionali che internazionali, prevedono da qui ad un anno una (debole) ripresa già in atto, ma presso i cittadini prevale una cauta diffidenza.
  • Agosto 2009: solito ottimismo estivo supportato da diverse dichiarazioni di leader dell'economia e finanza, che annunciano che il peggio della crisi mondiale è ormai alle spalle.

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I risultati di questo sondaggio sono solo un piccolo estratto dell'ampia e articolata ricerca di mercato "monitor", il nostro "Osservatorio Sociale". Se siete interessati a sottoscriverla, contattateci.


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