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A ridosso della fine del campionato 2009-2010 pubblichiamo la tanto attesa classifica dei tifosi della Serie A, un appuntamento giunto ormai al sesto anno. Si tratta di una ricerca di mercato consolidata e matura, sviluppata con 7000 interviste (3500 per il girone di andata, altrettante per quello di ritorno) ripartite secondo i parametri sociodemografici della popolazione italiana.


Pubblichiamo i soli dati percentuali, e senza commento: da qualche anno questa ricerca di mercato è a pagamento; per saperne di più cliccate qui. Ordinate la vostra copia del rapporto, con ampi commenti e tabelle secondo tutte le principali discriminanti sociodemografiche (nazionali e regionali), le diverse tipologie di tifosi, l'entità numerica degli stessi (non le sole percentuali).


Pur senza commentare ci sembra giusto puntualizzare come quest'anno il numero di tifosi sia inferiore al record raggiunto lo scorso anno (Parma + Bari + Livorno, complessivamente, fanno registrare meno tifosi di Torino + Lecce + Reggina); comunque l'anno con la Juventus in serie B è stato di gran lunga quello con il minor numero di tifosi (anche se nella tabella sottostante vedrete, come totale, sempre 100%; in altri termini, attenzione: per leggere le variazioni di anno in anno bisogna conoscere il numero totale di tifosi, perché ad una percentuale in crescita non sempre corrisponde un aumento dei tifosi, e viceversa).



Classifica tifosi Serie A



Questa tabella può essere liberamente pubblicata, purché integralmente così com'è. I singoli dati anche, purché venga riportato che si tratta di un estratto, e venga sempre citata la fonte: "Studio Grizzaffi - Cercom Consulting" ed il link "www.ricerchedimercato.it".


Il mese si apre con tutta una serie di ottimi indici internazionali, ma vira presto al brutto con una crisi greca che si palesa di giorno in giorno più grave. Gli italiani sembrano però (voler) ignorare che è la stessa strada che abbiamo percorso noi circa 18 anni fa, e che tempeste economico-finanziarie internazionali potrebbero, secondo alcuni, anche "risucchiarci dentro". Anzi, prevale la convinzione che stiamo meglio di molti altri, anche se c'è un indice, quello borsistico, che traballa molto più di quello delle altre principali nazioni, ad indicare che nei "salotti" economico-finanziari qualche timore c'è.

Non influisce nenche l'aspra diatriba Presidente del Consiglio - Presidente della Camera, che fa pensare che delle elezioni anticipate potrebbero anche non essere un evento astratto.

Niente, c'è ottimismo (ovviamente articolato: per dettagli vedere l'ampia ricerca a pagamento) e basta. E l'indice Cercom sulle aspettative nella qualità della vita ad un anno sale a 106,8.

Va infine puntualizzato come il mese sia stato ancora fortemente caratterizzato, almeno all'inizio, dai soliti entusiasmi post-elettorali.


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Gli ultimi 12 mesi:

  • Maggio 2009: i vistosi (veri e/o presunti) scivoloni del Premier (veline, Noemi, divorzio, Mills, attacco alla magistratura), sottolineati dal principale partito di opposizione che vi incentra la propria campagna elettorale, deprimono gli elettori, che disertano le urne, e l'ottimismo nella qualità della vita ad un anno.
  • Giugno 2009: un mese con poche novità, con le solite notizie contrastanti sulla ripresa economico-finanziaria e le solite polemiche politiche di basso livello.
  • Luglio 2009: i principali esponenti economici e leder politici, sia nazionali che internazionali, prevedono da qui ad un anno una (debole) ripresa già in atto, ma presso i cittadini prevale una cauta diffidenza.
  • Agosto 2009: solito ottimismo estivo supportato da diverse dichiarazioni di leader dell'economia e finanza, che annunciano che il peggio della crisi mondiale è ormai alle spalle.
  • Settembre 2009: tutte le fonti economico-finanziarie e politiche, nazionali ed internazionali, decretano che il fondo della crisi è stato superato e che nel 2010 si avrà una, seppur timida, ripresa. E l'indice Cercom "schizza" in alto.
  • Ottobre 2009: continuano le buone notizie, sopattutto in prospettiva futura, sul fronte economico-finanziario nazionale ed internazionale.
  • Novembre 2009: le buone notizie su PIL e indici industriali favoriscono la continuazione del trend positivo.
  • Dicembre 2009: l'atmosfera natalizia, con spese in rialzo sull'anno precedente, mitiga la discesa iniziale dovuta all'"attentato" al Premier, e l'indice Cercom si conferma sugli stessi valori del mese precedente.
  • Gennaio 2010: mese di stanca per l'ottimismo: la ripresina ancora non si vede concretamente, almeno nelle tasche degli italiani, e un Natale particolarmente ricco, dove è stato speso molto, fa balenare in molti il sospetto di aver esagerato rispetto a quanto ci prospetta il futuro.
  • Febbraio 2010: ondata di pessimismo normale in una crisi dove la ripresa è annunciata da tutti come lenta e difficile. L'elemeno scatenante è la definitiva decisione della Fiat, a cui il Governo poco ha potuto/voluto opporre, dello stabilimento di Termini Imerese. Come ai tempi dell'"acquisizione" della Chrysler la Fiat aveva guidato l'ottimismo, ora guida il pessimismo.
  • Marzo 2010: solita "euforia" in vista delle elezioni.
  • Aprile 2010: c'è forte ottimismo (ad un anno) e niente possono la fortissima crisi greca e la diatriba Berlusconi-Fini.


L'indice di gradimento del Premier fa un grande balzo in avanti, di 7,7 punti, fino a 64,7: è la maggiore crescita mensile di questo Governo.

Come sempre, nei momenti di difficoltà personale del Premier, i consensi crescono, sintomo che c'è un diffuso timore nel vedere qualcun altro a Palazzo Chigi.

Le difficoltà sopra menzionate sono quelle dell'aspra diatriba con Fini, pubblica, senza veli, che ha portato ad una scissione de facto all'interno del PdL, o, almeno, ad una forte corrente indipendente. Quello che potrebbe apparire strano è che tuttavia Fini raccoglie comunque molti consensi, ovviamente anche all'interno del PdL (vedere l'apposito sondaggio on line). In realtà tutto ciò è solo apparentemente strano: per maggiori dettagli vedere il rapporto completo (a pagamento).


N.B. I risultati di questo sondaggio sono solo un piccolo estratto dell'ampia e articolata ricerca di mercato "monitor", il nostro "Osservatorio Sociale". Se siete interessati a sottoscriverla, contattateci.



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E' successo negli ultimi 12 mesi
  • Maggio 2009: mese di elezioni, con vistosi (veri e/o presunti) scivoloni del Premier (veline, Noemi, divorzio, Mills, attacco alla magistratura), sottolineati dal principale partito di opposizione, che vi incentra la propria campagna elettorale.
  • Giugno 2009: dopo una prima parte del mese, di recupero, caratterizzata dalle vittoriose elezioni e dall'accusa flop sui voli di stato, nella seconda l'indice di gradimento perde con gli interessi quanto riguadagnato, per via delle accuse su feste "piccanti" a Villa Certosa.
  • Luglio 2009: nella prima parte del mese l'impeccabile vertice dei G8 a L'Aquila, nella seconda il ricatto del Sud che batte a cassa "convincendo" il Governo, portano consensi al Premier.
  • Agosto 2009: mese di vacanza e di ottimismo per tutti; l'indice risale decisamente, per poi riscendere parzialmente a seguito della querelle Premier-Repubblica scoppiata negli ultimi giorni del mese.
  • Settembre 2009: Berlusconi contro tutti, o meglio tutti contro Berlusconi, Ma gli altri parlano e basta, lui fa (soprattutto la consegna delle prime case in Abruzzo); così vede le cose l'opinione pubblica che lo premia.
  • Ottobre 2009: mese incentrato prevalentemente sullo "scontro" Berlusconi-Magistratura", scontro che nell'ultima settimana (circa) lascia il posto al "caso Marrazzo".
  • Novembre 2009: un mese nella media, che vede le solite lotte e schermaglie, con il solo PD che fa un passo indietro nell'"antiberlusconismo" come comunicazione prevalente.
  • Dicembre 2009: l'"attentato" al Premier, al contrario di quanto ritenuto dai maggiori media e leader politici, fa dapprima perdere al Presidente del Consiglio circa 4 punti nell'indice, che recupera solo negli ultimi 10 gg. del mese. Questa iniziale discesa dell'indice è dovuta prevalentemente alle fila dei sostenitori del Premier (dettagli nel rapporto completo).
  • Gennaio 2010: un mese con le solite beghe tra politici, con la magistratura spesso coinvolta, tra un notevole disgusto generale. Inizia a nascere, in molti, l'idea che senza di lui ci sarebbe il caos (...).
  • Febbraio 2010: crollo di oltre 8 punti dell'indice. I motivi sono sostanzialmente 3: 1° gli "scandali" della Protezione civile e della mega evasione IVA, con coinvolgimento anche politico; 2° troppe leggi promesse e annunciate che non arrivano ad essere promulgate, o vengono profondamente modificate, così che i cittadini iniziano a dubitare sulla veridicità dell'affermazione "partito del fare"; 3° l'inasprirsi della campagna elettorale, che sarebbe locale ma a cui lo stesso Premier attribuisce valenza nazionale.
  • Marzo 2010: record negativo per l'attuale Premier, ma sempre circa il doppio del massimo ottenuto da R. Prodi. Dopo "quel pasticciaccio brutto" della presentazione delle liste aveva perso oltre sette punti. Più della metà li ha recuperati nel corso del mese, soprattutto "grazie" all'inchiesta di Trani, ma anche grazie all'effetto elezioni.
  • Aprile 2010: l'aspra diatriba con Fini compatta i sostenitori del Premier, spaventati dalle alternative.

Ecco i risultati di un sondaggio che, nelle intenzioni, doveva essere "mordi e fuggi", e invece è stato online per oltre nove mesi, superando i 5.500 voti.

Innanzi tutto una premessa, probabilmente inutile, ma comunque doverosa: l'informazione è comunque sempre di parte. Può esserlo più o meno palesemente, ma il solo fatto che venga riportata da persone umane, quindi con una propria forma mentis, garantisce la parzialità. E che venga poi recepita da un altro essere umano, con una forma mentis sicuramente diversa, ne garantisce una più o meno ampia distorsione nella comprensione. Poi il mezzo, la sua "immagine/presunta autorevolezza", le sue capacità (multi)mediali (scritto, parlato, immagini a colori o in bianco e nero, movimento, interattività, ecc.) fanno sì che ci siano "diversità di recepimento" del messaggio. A volte basta una sfumatura per condizionare o stravolgere un racconto. Inoltre, oramai da anni, la ricerca della chimera-imparzialità è stata abbandonata, più o meno palesemente, da tutti i giornalisti, a favore dei "punti di vista", nel rispetto di "linee editoriali" più o meno scritte, ma sempre politicamente (e non solo) indirizzate. Il discorso è, ovviamente, molto più ampio, e i classici libri al riguardo sono stati ampiamente scritti, ma per questa premessa quanto sopra espresso basta e avanza: l'imparzialità non esiste. Esiste, semmai, chi non parla/scrive per partito preso, che cambia magari idea, ma ogni sua affermazione, per quanto sopra, resterà comunque sempre di parte.

Quindi, chiunque guardi un telegiornale, legga un quotidiano o un periodico, ascolti le notizie alla radio, partecipi a un blog o ad un forum, ecc. sa (si spera) che ogni intervento è di parte, così come la sua "fruizione" dello stesso. Anche se, è pur vero che, come diceva Sant'Agostino, infidum hominem malo suo esse cordatum (l'uomo che non si illude è assennato a suo danno).

Per questo il sondaggio non verteva sull'imparzialità dell'informazione ma sulla sua completezza (e anche su questo sono state scritte caterve di libri...): un'altra chimera, ma che, almeno, è implicitamente impossibile oltre che chiaramente soggettiva.

Non meravigli l'elevata percentuale di chi menziona Internet: il sondaggio è stato svolto online! Se poi i nostri connazionali avessero una maggiore e migliore conoscenza dell'inglese, la percentuale sarebbe stata sicuramente superiore; mentre, se il sondaggio fosse stato svolto al di fuori di Internet (telefonicamente o face to face), la percentuale sarebbe stata decisamente inferiore.

Il mezzo in realtà preferito è la televisione: di facile e diffusa fruizione, con una buona molteplicità di fonti.

Meraviglia, ma solo parzialmente, il basso livello di menzioni fatto registrare dagli altri media, oramai diventati sussidiari, con i quotidiani che continuano la loro "caduta libera".


Sondaggio sui mezzi d'informazione


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Per concludere va come sempre ricordato come i sondaggi online free presenti su questo sito abbiano valore puramente indicativo, in quanto il campione non è stato selezionato secondo criteri socio-demografici di rappresentatività della popolazione. Se desiderate un sondaggio o una ricerca di mercato sicuramente rappresentativi, contattateci per uno studio ad hoc.


A marzo l'indice Cercom sulle aspettative nella qualità della vita ad un anno fa registrare una decisa risalita (2,6 punti, fino a 104,8) dovuta alla solita "euforia" che, in vista delle elezioni, pervade gli italiani, e come, tra l'altro, la tabella sottostante ha modo di segnalare più volte. Non c'è nessun altro aspetto determinante, anche se dobbiamo segnalare molti "micro-fattori" che, alla fine, si compensano in positivo e negativo: per maggiori dettagli consultare l'ampia e articolata ricerca di mercato (a pagamento), il nostro "Osservatorio Sociale". Se siete interessati a sottoscriverla, contattateci.



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Gli ultimi 12 mesi:

  • Aprile 2009: autorevoli fonti intrnazionali sostengono che da qui ad un anno sarà in atto una ripresa economica. La vittoriosa "cavalcata" Fiat nell'accordo con Chrysler fa il resto.
  • Maggio 2009: i vistosi (veri e/o presunti) scivoloni del Premier (veline, Noemi, divorzio, Mills, attacco alla magistratura), sottolineati dal principale partito di opposizione che vi incentra la propria campagna elettorale, deprimono gli elettori, che disertano le urne, e l'ottimismo nella qualità della vita ad un anno.
  • Giugno 2009: un mese con poche novità, con le solite notizie contrastanti sulla ripresa economico-finanziaria e le solite polemiche politiche di basso livello.
  • Luglio 2009: i principali esponenti economici e leder politici, sia nazionali che internazionali, prevedono da qui ad un anno una (debole) ripresa già in atto, ma presso i cittadini prevale una cauta diffidenza.
  • Agosto 2009: solito ottimismo estivo supportato da diverse dichiarazioni di leader dell'economia e finanza, che annunciano che il peggio della crisi mondiale è ormai alle spalle.
  • Settembre 2009: tutte le fonti economico-finanziarie e politiche, nazionali ed internazionali, decretano che il fondo della crisi è stato superato e che nel 2010 si avrà una, seppur timida, ripresa. E l'indice Cercom "schizza" in alto.
  • Ottobre 2009: continuano le buone notizie, sopattutto in prospettiva futura, sul fronte economico-finanziario nazionale ed internazionale.
  • Novembre 2009: le buone notizie su PIL e indici industriali favoriscono la continuazione del trend positivo.
  • Dicembre 2009: l'atmosfera natalizia, con spese in rialzo sull'anno precedente, mitiga la discesa iniziale dovuta all'"attentato" al Premier, e l'indice Cercom si conferma sugli stessi valori del mese precedente.
  • Gennaio 2010: mese di stanca per l'ottimismo: la ripresina ancora non si vede concretamente, almeno nelle tasche degli italiani, e un Natale particolarmente ricco, dove è stato speso molto, fa balenare in molti il sospetto di aver esagerato rispetto a quanto ci prospetta il futuro.
  • Febbraio 2010: ondata di pessimismo normale in una crisi dove la ripresa è annunciata da tutti come lenta e difficile. L'elemeno scatenante è la definitiva decisione della Fiat, a cui il Governo poco ha potuto/voluto opporre, dello stabilimento di Termini Imerese. Come ai tempi dell'"acquisizione" della Chrysler la Fiat aveva guidato l'ottimismo, ora guida il pessimismo.
  • Marzo 2010: solita "euforia" in vista delle elezioni.


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