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Continua la poca concretezza del Governo (si parla, si parla..., si scrive, si scrive..), le diatribe interne, un incomprensibile, ai più, Ministro (Brancher) che compare e scompare nel giro di poche settimane, ed inizia ad insinuarsi il sospetto che manchi una guida che ci faccia uscire dalla crisi. E l'Indice Cercom sulle aspettative per qualità della vita ad un anno scende, fino a quota 105,8,

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Gli ultimi 12 mesi:

  • Luglio 2009 (99,3): i principali esponenti economici e leder politici, sia nazionali che internazionali, prevedono da qui ad un anno una (debole) ripresa già in atto, ma presso i cittadini prevale una cauta diffidenza.
  • Agosto 2009 (101,0): solito ottimismo estivo supportato da diverse dichiarazioni di leader dell'economia e finanza, che annunciano che il peggio della crisi mondiale è ormai alle spalle.
  • Settembre 2009 (105,2): tutte le fonti economico-finanziarie e politiche, nazionali ed internazionali, decretano che il fondo della crisi è stato superato e che nel 2010 si avrà una, seppur timida, ripresa. E l'indice Cercom "schizza" in alto.
  • Ottobre 2009 (106,0): continuano le buone notizie, sopattutto in prospettiva futura, sul fronte economico-finanziario nazionale ed internazionale.
  • Novembre 2009 (106,3): le buone notizie su PIL e indici industriali favoriscono la continuazione del trend positivo.
  • Dicembre 2009 (106,3): l'atmosfera natalizia, con spese in rialzo sull'anno precedente, mitiga la discesa iniziale dovuta all'"attentato" al Premier, e l'indice Cercom si conferma sugli stessi valori del mese precedente.
  • Gennaio 2010 (105,8): mese di stanca per l'ottimismo: la ripresina ancora non si vede concretamente, almeno nelle tasche degli italiani, e un Natale particolarmente ricco, dove è stato speso molto, fa balenare in molti il sospetto di aver esagerato rispetto a quanto ci prospetta il futuro.
  • Febbraio 2010 (102,2): ondata di pessimismo normale in una crisi dove la ripresa è annunciata da tutti come lenta e difficile. L'elemeno scatenante è la definitiva decisione della Fiat, a cui il Governo poco ha potuto/voluto opporre, di chiudere lo stabilimento di Termini Imerese. Come ai tempi dell'"acquisizione" della Chrysler la Fiat aveva guidato l'ottimismo, ora guida il pessimismo.
  • Marzo 2010 (104,8): solita "euforia" in vista delle elezioni.
  • Aprile 2010 (106,8): c'è forte ottimismo (ad un anno) e niente possono la fortissima crisi greca e la diatriba Berlusconi-Fini.
  • Maggio 2010 (107,2): la crisi greca è forte, e, per qualche giorno, sembra poter coinvolgere anche l'Italia. Ma i dati per disoccupazione, produzione industriale, PIL ed i commenti degli organi finanziari e monetari internazionali sembrano premiare l'Italia e la manovra proposta (e, come sempre, non ancora varata) dal Governo.
  • Giugno 2010 (105,8): continua la poca concretezza del Governo, le diatribe interne, un incomprensibile, ai più, Ministro (Brancher) che compare e scompare nel giro di poche settimane, ed inizia ad insinuarsi il sospetto che manchi una guida che ci faccia uscire dalla crisi.


Pessimo mese per il gradimento del Premier: l'indice perde di colpo 5 punti netti, scendendo a 59,7.

Le ragioni sono essenzialmente tre, tutte di pari importanza:
  1. per i votanti il "partito del fare" non esiste più: sono mesi che si parla e si parla e non si conclude niente;
  2. la legge sulle intercettazioni, che monopolizza il dibattito politico, viene vista come importante solo da chi ha qualcosa da nascondere "di importante" a livello penale, cioè, statisticamente, quasi da nessuno;
  3. l'idea di nominare improvvisamente ministro Aldo Brancher "sconcerta" (quanto meno) i più.

Tre fattori negativi che minano il gradimento del Premier, anche presso chi continua, complessivamente, a valutarlo positivamente.


N.B. I risultati di questo sondaggio sono solo un piccolo estratto dell'ampia e articolata ricerca di mercato "monitor", il nostro "Osservatorio Sociale". Se siete interessati a sottoscriverla, contattateci.



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E' successo negli ultimi 12 mesi
  • Luglio 2009 (60,1): nella prima parte del mese l'impeccabile vertice dei G8 a L'Aquila, nella seconda il ricatto del Sud che batte a cassa "convincendo" il Governo, portano consensi al Premier.
  • Agosto 2009 (61,8): mese di vacanza e di ottimismo per tutti; l'indice risale decisamente, per poi riscendere parzialmente a seguito della querelle Premier-Repubblica scoppiata negli ultimi giorni del mese.
  • Settembre 2009 (64,5): Berlusconi contro tutti, o meglio tutti contro Berlusconi, Ma gli altri parlano e basta, lui fa (soprattutto la consegna delle prime case in Abruzzo); così vede le cose l'opinione pubblica che lo premia.
  • Ottobre 2009 (65,2): mese incentrato prevalentemente sullo "scontro" Berlusconi-Magistratura", scontro che nell'ultima settimana (circa) lascia il posto al "caso Marrazzo".
  • Novembre 2009 (65,6): un mese nella media, che vede le solite lotte e schermaglie, con il solo PD che fa un passo indietro nell'"antiberlusconismo" come comunicazione prevalente.
  • Dicembre 2009 (65,7): l'"attentato" al Premier, al contrario di quanto ritenuto dai maggiori media e leader politici, fa dapprima perdere al Presidente del Consiglio circa 4 punti nell'indice, che recupera solo negli ultimi 10 gg. del mese. Questa iniziale discesa dell'indice è dovuta prevalentemente alle fila dei sostenitori del Premier (dettagli nel rapporto completo).
  • Gennaio 2010 (68,3): un mese con le solite beghe tra politici, con la magistratura spesso coinvolta, tra un notevole disgusto generale. Inizia a nascere, in molti, l'idea che senza di lui ci sarebbe il caos (...).
  • Febbraio 2010 (60,2): crollo di oltre 8 punti dell'indice. I motivi sono sostanzialmente 3: 1° gli "scandali" della Protezione civile e della mega evasione IVA, con coinvolgimento anche politico; 2° troppe leggi promesse e annunciate che non arrivano ad essere promulgate, o vengono profondamente modificate, così che i cittadini iniziano a dubitare sulla veridicità dell'affermazione "partito del fare"; 3° l'inasprirsi della campagna elettorale, che sarebbe locale ma a cui lo stesso Premier attribuisce valenza nazionale.
  • Marzo 2010 (57,0): record negativo per l'attuale Premier, ma sempre circa il doppio del massimo ottenuto da R. Prodi. Dopo "quel pasticciaccio brutto" della presentazione delle liste aveva perso oltre sette punti. Più della metà li ha recuperati nel corso del mese, soprattutto "grazie" all'inchiesta di Trani, ma anche grazie all'effetto elezioni.
  • Aprile 2010 (64,7): l'aspra diatriba con Fini compatta i sostenitori del Premier, spaventati dalle alternative.
  • Maggio 2010 (64,7): ad un inizio del mese (gestione della crisi greca e manovra biennale) valutato molto positivamente, segue una seconda metà inferiore al valore medio riportato, dove si "rimprovera" al Governo, e quindi al Premier, la difficoltà di mettere in opera il gran parlare di leggi e provvedimenti.
  • Giugno 2010 (59,7): il "partito del fare" non esiste più, da mesi si parla e si parla e non si conclude niente; la legge sulle intercettazioni, che monopolizza il dibattito politico, viene vista come importante solo da chi ha qualcosa da nascondere "di importante" a livello penale, cioè, statisticamente, quasi da nessuno; l'idea di nominare improvvisamente ministro Aldo Brancher"sconcerta" (quanto meno) i più.

Da questo link è possibile scaricare una copia della ricerca di mercato sui tifosi della Serie A relativa al campionato 2009-10. Questo rapporto, con molti dati assenti o camuffati, è diffuso a puro titolo esemplificativo di cosa contiene la ricerca completa, per andare incontro a chi intende acquistarla e vuole una prima idea di massima di cosa riceverà.
Si ricorda che, acquistando per tempo la ricerca 2010-11, si avrà diritto ad inserire nel questionario una domanda specifica, di cui si resterà unici proprietari.

Per saperne di più o acquistare la ricerca di mercato completa cliccare qui.


La crisi greca è forte, e, per qualche giorno, sembra poter coinvolgere anche l'Italia. Ad adombrare pessimismo si uniscono, poi, anche il Portogallo e la Spagna. Ma i dati per disoccupazione, produzione industriale, PIL ed i commenti degli organi finanziari e monetari internazionali sembrano premiare l'Italia e la manovra proposta e, come sempre, non ancora varata (si parla, si parla..., si scrive, si scrive..) dal Governo. Si conferma, così, la convinzione che stiamo meglio di molti altri paesi, e l'Indice Cercom sulle aspettative per qualità della vita ad un anno sale ancora, fino a quota 107,2,

Per dettagli vedere l'ampia ricerca di mercato a pagamento.


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Gli ultimi 12 mesi:

  • Giugno 2009: un mese con poche novità, con le solite notizie contrastanti sulla ripresa economico-finanziaria e le solite polemiche politiche di basso livello.
  • Luglio 2009: i principali esponenti economici e leder politici, sia nazionali che internazionali, prevedono da qui ad un anno una (debole) ripresa già in atto, ma presso i cittadini prevale una cauta diffidenza.
  • Agosto 2009: solito ottimismo estivo supportato da diverse dichiarazioni di leader dell'economia e finanza, che annunciano che il peggio della crisi mondiale è ormai alle spalle.
  • Settembre 2009: tutte le fonti economico-finanziarie e politiche, nazionali ed internazionali, decretano che il fondo della crisi è stato superato e che nel 2010 si avrà una, seppur timida, ripresa. E l'indice Cercom "schizza" in alto.
  • Ottobre 2009: continuano le buone notizie, sopattutto in prospettiva futura, sul fronte economico-finanziario nazionale ed internazionale.
  • Novembre 2009: le buone notizie su PIL e indici industriali favoriscono la continuazione del trend positivo.
  • Dicembre 2009: l'atmosfera natalizia, con spese in rialzo sull'anno precedente, mitiga la discesa iniziale dovuta all'"attentato" al Premier, e l'indice Cercom si conferma sugli stessi valori del mese precedente.
  • Gennaio 2010: mese di stanca per l'ottimismo: la ripresina ancora non si vede concretamente, almeno nelle tasche degli italiani, e un Natale particolarmente ricco, dove è stato speso molto, fa balenare in molti il sospetto di aver esagerato rispetto a quanto ci prospetta il futuro.
  • Febbraio 2010: ondata di pessimismo normale in una crisi dove la ripresa è annunciata da tutti come lenta e difficile. L'elemeno scatenante è la definitiva decisione della Fiat, a cui il Governo poco ha potuto/voluto opporre, di chiudere lo stabilimento di Termini Imerese. Come ai tempi dell'"acquisizione" della Chrysler la Fiat aveva guidato l'ottimismo, ora guida il pessimismo.
  • Marzo 2010: solita "euforia" in vista delle elezioni.
  • Aprile 2010: c'è forte ottimismo (ad un anno) e niente possono la fortissima crisi greca e la diatriba Berlusconi-Fini.
  • Maggio 2010: la crisi greca è forte, e, per qualche giorno, sembra poter coinvolgere anche l'Italia. Ma i dati per disoccupazione, produzione industriale, PIL ed i commenti degli organi finanziari e monetari internazionali sembrano premiare l'Italia e la manovra proposta (e, come sempre, non ancora varata) dal Governo.


L'indice di gradimento del Premier resta stabile a 64,7. In realtà questo è il valore medio mensile, composto da un inizio del mese (gestione della crisi greca e manovra biennale) valutato molto positivamente, ed una seconda metà, inferiore al valore medio riportato, dove si "rimprovera" al Governo, e quindi al Premier, la difficoltà a mettere in opera il gran parlare di leggi e provvedimenti.


N.B. I risultati di questo sondaggio sono solo un piccolo estratto dell'ampia e articolata ricerca di mercato "monitor", il nostro "Osservatorio Sociale". Se siete interessati a sottoscriverla, contattateci.



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E' successo negli ultimi 12 mesi
  • Giugno 2009: dopo una prima parte del mese, di recupero, caratterizzata dalle vittoriose elezioni e dall'accusa flop sui voli di stato, nella seconda l'indice di gradimento perde con gli interessi quanto riguadagnato, per via delle accuse su feste "piccanti" a Villa Certosa.
  • Luglio 2009: nella prima parte del mese l'impeccabile vertice dei G8 a L'Aquila, nella seconda il ricatto del Sud che batte a cassa "convincendo" il Governo, portano consensi al Premier.
  • Agosto 2009: mese di vacanza e di ottimismo per tutti; l'indice risale decisamente, per poi riscendere parzialmente a seguito della querelle Premier-Repubblica scoppiata negli ultimi giorni del mese.
  • Settembre 2009: Berlusconi contro tutti, o meglio tutti contro Berlusconi, Ma gli altri parlano e basta, lui fa (soprattutto la consegna delle prime case in Abruzzo); così vede le cose l'opinione pubblica che lo premia.
  • Ottobre 2009: mese incentrato prevalentemente sullo "scontro" Berlusconi-Magistratura", scontro che nell'ultima settimana (circa) lascia il posto al "caso Marrazzo".
  • Novembre 2009: un mese nella media, che vede le solite lotte e schermaglie, con il solo PD che fa un passo indietro nell'"antiberlusconismo" come comunicazione prevalente.
  • Dicembre 2009: l'"attentato" al Premier, al contrario di quanto ritenuto dai maggiori media e leader politici, fa dapprima perdere al Presidente del Consiglio circa 4 punti nell'indice, che recupera solo negli ultimi 10 gg. del mese. Questa iniziale discesa dell'indice è dovuta prevalentemente alle fila dei sostenitori del Premier (dettagli nel rapporto completo).
  • Gennaio 2010: un mese con le solite beghe tra politici, con la magistratura spesso coinvolta, tra un notevole disgusto generale. Inizia a nascere, in molti, l'idea che senza di lui ci sarebbe il caos (...).
  • Febbraio 2010: crollo di oltre 8 punti dell'indice. I motivi sono sostanzialmente 3: 1° gli "scandali" della Protezione civile e della mega evasione IVA, con coinvolgimento anche politico; 2° troppe leggi promesse e annunciate che non arrivano ad essere promulgate, o vengono profondamente modificate, così che i cittadini iniziano a dubitare sulla veridicità dell'affermazione "partito del fare"; 3° l'inasprirsi della campagna elettorale, che sarebbe locale ma a cui lo stesso Premier attribuisce valenza nazionale.
  • Marzo 2010: record negativo per l'attuale Premier, ma sempre circa il doppio del massimo ottenuto da R. Prodi. Dopo "quel pasticciaccio brutto" della presentazione delle liste aveva perso oltre sette punti. Più della metà li ha recuperati nel corso del mese, soprattutto "grazie" all'inchiesta di Trani, ma anche grazie all'effetto elezioni.
  • Aprile 2010: l'aspra diatriba con Fini compatta i sostenitori del Premier, spaventati dalle alternative.
  • Maggio 2010: ad un inizio del mese (gestione della crisi greca e manovra biennale) valutato molto positivamente, segue una seconda metà inferiore al valore medio riportato, dove si "rimprovera" al Governo, e quindi al Premier, la difficoltà a mettere in opera il gran parlare di leggi e provvedimenti.

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